o Maestro. Siamo, ciare al pittorico dominio dell’ombra, che attenua la precisione
fetto nella sua pla- plastica delle immagini, Andrea ha stretto figure e ambiente
in un insieme ben altrimenti indissolubile di quello raggiunto
da Jacopo traverso il gioco alterno delle pose, ora volutamente
statuarie, come nel Santo col libro, nella canefora, e nella madre
con il fanciullo tra le braccia, ora disciolte e rapide, come nelle
altre di Sant'Anna e dell’inginocchiato Gioacchino. E le tenui
Fig. 45 — KFirenze, $. Maria Novella, Sala del Papa. Pontormo: La Veronica.
(Fot. S$ovraintendenza d’Arte a Firenze).
lesene son troppo avvicinate alle ampie quadrature dei corpi
umani, per non lasciarci sentire anche qui un leggiero disordine
compositivo, e la fatica, l’incertezza di chi ancor cerca la propria
strada nell’arte. Ben altrimenti nuova e franca si presenta la
Annunziata. personalità del Rosso nella sua prima opera sulle pareti dello
e stesso chiostro, il coro entusiasta degli Apostoli attorno all’As-
sunta ! Accanto all’ardito esordio del Rosso, il Pontormo ci ap-
o la sonora volta a pare un tradizionalista incerto fra la grandiosità architettonica
> della guarigione di dei Michelangiolisti e le pittoriche sottigliezze di Andrea.
nizzi)y. Senza rinun- La sua personalità si esprime soprattutto nell’atmosfera sot-
VENTURI, Stcria dell’ Arte Italiana, IX, 5.
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