tile e limpida, con ombre tenui e con una freschezza di luci ignota
ad Andrea: entro lo spazio della grande nicchia a linee semplici, tomo
a incavi leggieri, circola un’aria più trasparente, e, si direbbe, bianex
più frizzante, di quella fumosa, morbida, tenera d’ombre, che è Pa
propria del Maestro.
E se l'impronta della scuola di Andrea del Sarto si ripete
nei volti femminili, essi rivelano una diversa psicologia: ad esem-
pio, la donna seduta sui gradi volge verso noi l’ovale andreesco;
ma nella posa lieve e come sospesa, nell’occhieggiar tra molle
e curioso, essa è già un tipico Pontormo. In contrasto con le altre
forme pesanti e compatte, questa immagine muliebre, e più ancora
il fanciullo nudo che disegna sui gradi un’obliqua scattante, ac-
cennano di lontano agli atteggiamenti elastici e lievi delle figure
di Poggio a Cajano.
Anche nella decorazione a fresco della cappella presso la Sala
del Papa, con la Veronica, l’Eterno e puttini (fig. 45), eseguita
probabilmente nel 1515, in occasione della venuta di Leon X
a Firenze, il Pontormo dimostra, in raffronto con la forma dolce
e morbida di Andrea, un certo ardire nella presentazione della
figura di Veronica, quasi proiettata fuor del baldacchino barto-
lomeesco, che dall’alto della lunetta ricade su due finti pilastri.
Ma come davanti alla figura di Santa Klisabetta nell’affresco
del chiostro dell’Annunziata, qui si ha l'impressione di un ardi-
mento cromatico e lineare di cattivo gusto, di un effetto forzato,
sgarbato. In quell’affresco il Pontormo mira a un insieme archi-
tettonico monumentale; qui invece, tenendo principalmente a
un effetto decorativo, compone un apparato di festa con la seta
del baldacchino sciorinata dall’alto, e con sorridenti cherubi
che guardan curiosi alla Santa od occhieggiano verso la sala.
Ma la forma della Veronica, impressa ancora sui tipi di Andrea,
è larga e massiccia; e in tutta la composizione è un che di
meccanico, di stridulo, di eccessivo: nel gesto enfatico della
Santa, nella complessità delle pieghe, nel grido stridente del fiorent
giallo arancione, che colora la veste e stacca la forma tur- sua ir
gida in risalto plastico d’origine michelangiolesca, mentre at- manca
Così n4
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