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tormo nel perenne ss si ga ;
le occhiaie tonde sembran fori d’ombra; i lineamenti, soprat-
| tutto nelle figure più lontane, son suggeriti con rapidità impres-
notati nella pre- jonistica: 1} d i sii : è
sionistica; 1 drappi si sfaldano, specie nella donna seduta a piè
ini del quadretto a : im pi
q del letto. Tutta la scena si compone su piani semplici, secondo lo
nta in un interno : : si ;
schema prediletto dal pittore; la vitalità della linea tesa, scat-
tante, elastica, sostituisce gli acuti del Pontormo al timbro molle
pastoso della voce di Andrea. È ancor l’erede della tradizione
fiorentina del Quattrocento, il discendente dal ceppo di Sandro
Fig. 59 — Firenze, Accademia.
Pontormo: Miracolo d’una santa in un Ospedale.
Irlanda. (Fot. Alinari).
redella).
Botticelli e di Antonio Pollaiolo, questo pittore che flette come
- o giunco elastico la figuretta della suora vista da tergo, e torce
|). Le immagini vi . ; . i
e disloca sulle spalle la testa della Santa in atto di lavar i piedi
ite su tenera creta: ‘ i
a una donna, sino a farla apparire staccata dal busto.
I menti aguzzi, gli occhi tondi e sbarrati, Ie pieghe lanceolate,
uppo di Madonna e Bimbo li ; : . p ; sa ; -
I pato i ode on gli atteggiamenti portati all’estrema tensione, tutti i particolari
1za quasi lottesca del cereo del quadro, concorrono a destare subito, in chi osservi, l’impres-
mosfera serba tutte le mor- € o i ; o e >
erezza del gesto: il bimbo sione di linea vibrante, agile, fiorentinamente arguta. Si precisa
nnilino mette tutta l’anima : . a i A : Ra a
inol
Moe ue tre, in questo delizioso quadretto giovanile, più che negli
affreschi e nelle grandi pale, la singolarità del tipo d’Jacopo Car-
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, IX, 5.
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