Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

TS”. 
manica ci spiega il delizioso accento paradossale che viene alla 
scena dai gonfi sbuffanti roboni, dai caricati atteggiamenti, 
dalla mobilità espressiva degli sguardi e dei volti. Di lontano 
sbucano le macchiette, s’inchinano, salutano; l’ossequio e la 
meraviglia si ripetono, con umoristiche sfumature, su tutti i 
volti. Dàn l’ultimo tocco alla grazia della scena le tinte lievi, 
limpide, di meravigliosa freschezza. La primavera toscana fio- 
risce nei gialli di paglia e di cedro, nei turchini di fiordaliso, nella 
gamma delicata dei verdi, nella gaiezza dei rossi e nel pallore 
dei rosa più lievi, nel tenue violetto delle vesti di San Giuseppe 
e di Santa Elisabetta. I turchini e i rossi segnano in questa lieta 
poesia di colore l’accento ritmico che più tardi nelle composizioni 
del Pontormo sarà spesso dato dai bianchi. È tutto uno sno- 
darsi di festoni, un correr di tralci di fiori, tra i parapetti mar- 
morei e i tondi monticelli, lungo la scena, chiusa, a sinistra, 
da un brano di paese d’intonazione quasi lottesca, e, a destra, 
da edifici di puro stile toscano, dove il colore impallidisce,: sva- 
nisce nell’accordo idilliaco di un bianco di cera con l’azzurrino 
spento, cinereo, delle cornici brunelleschiane. 
Con questo spirito di serenità e di gaiezza, passeggiero nell’in- 
quieta arte del Pontormo, egli dipinge, durante il biennio 1520-21, 
la lunetta (fig. 70) nel salone della villa di Poggio a Caiano, ove 
la linea capricciosa e vibrante e il colore limpido creano un in- 
sieme decorativo di floreale bellezza. La composizione s’intona 
sopra un ritmo facile e aperto; e da quel ritmo sembrano spon- 
taneamente sbocciare le tinte. Mentre nei disegni figure e tronchi 
d’albero, in un insieme tormentato e quasi spasmodico, riempion 
lo spazio tra l’occhio e le cornici della lunetta con un effetto ancor 
michelangiolesco di risalto plastico, nella pittura i nudi tronchi 
diventan virgulti, che due mani, d’efebo nudo da un lato e di 
giovane donna dall’altro, abbassano, sventagliando sul cielo 
violetto una raggiera di tenui ramoscelli. È le figure sparse sullo 
zoccolo marmoreo, in atteggiamenti di perfetta bellezza deco- 
rativa, compongono col verde ratesco delle foglie e dei rami un 
insieme d’alata armonia, una visione di fiori sparsi dalla brezza
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.