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eleganza tutta toscana, lo stile così personale del Pontormo di
questo momento. Egli vede sullo stesso piano cromatico il Cristo,
le figure grandi che lo circondano e la figuretta lontana del servo;
oppure, con la varietà delle proporzioni e con l’ampia zona vuota,
diffonde un senso di spazio. I bianchi hanno valore fondamentale
in quest’opera, dove il colore assume significato antiprospettico
e decorativo, sia che si stendano sulle superfici ovoidali degli
elmi e delle corazze dei due armigeri in primo piano, sia che si
frangano in spume e stalagmiti sulla mirabile figura muliebre
acconciata alla fiamminga e tesa nel gesto d’aristocratica fis-
sità, che l’assottiglia e l’appiana. Sul davanti della scena, le due
mezze figure d’armati, bianche, piatte, senz’ombre, comunicano
un illusorio senso statico alla composizione del tutto instabile,
dove le figure sembran librate nel vuoto.
A differenza che negli esemplari nordici studiati dal pittore,
dove la linea aspra, arricciata, tormentata, è mezzo primo di
espressione spirituale, in quest’affresco, e in tutti quelli della
Certosa, essa ha specialmente un valore decorativo. Innanzi
tutto il Pontormo dà vita a una sua fantasia di eleganza con le
oblunghe immagini e i loro contorni onduli, che la giustapposi-
zione delle tinte nel vaghissimo intarsio cromatico rende più
nitidi e vibranti. Ma il Cristo al centro della composizione (fi-
gura 74), solo e silente nel suo abbandono al fato, raccoglie in
sè tutto 1l significato spirituale della scena: è la vittima in bianca
veste, l’ostia sull’altare del sacrificio. Il corpo, fasciato da una
lunga tunica, rimane in un limpido chiarore; e un rarefatto velo
d’ombra avvolge la testa, che piega affranta, in una cerchia di
solitudine e di abbandono.
Nel Cristo sulla via del Calvario (fig. 75), l'elemento nordico,
che è aiuto potente alla fantasia del Pontormo, s’attenua; e torna
a prevalere la tradizione fiorentina. Da questo ritorno nascono
incertezze tra volute ricerche di profondità spaziale, di rilievo e
d’effetto plastico e una spontanea tendenza all’effetto decorativo. ch
Il chiaroscuro, accentuandosi, nuoce al libero svolgersi del ai
rabesco ornamentale e alla qualità del colore: e lo studio di uno 2
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