riscono in quella gamma limpida di rossi come il verde delle
foglie in una siepe di rose. Tra gli effetti di colore più fantastici
in tutta l’arte pontormesca è quello delle falde bianche di luce
nel cartoccio verde di un turbante.
Alla Cena in Emmaus e a questo quadretto s’accosta una
delle opere che meglio riflettono l’audacia inventiva, la men-
talità moderna del Fiorentino ricercatore di forme nuove, e
cioè la Sacra Famiglia Corsini (fig. 86). Nessuna opera d’Jacopo
meglio di questa dà la misura dell’importanza che l’influsso
tedesco ha avuto nell’arte del « ghiribizzoso » fiorentino. Il chia-
roscuro non toglie nulla al valore qualitativo del colore, che qui
raggiunge la maggiore intensità: serve soltanto d’indicazione
per la forma, e appare soprattutto ove si fa più vivo il desiderio
di esprimere un sentimento umano: nel volto attonito di San
Giovannino, nel volto pensoso della Vergine, nella testa di Gesù
dallo sguardo fisso e attento. Invece i segni d’ombreggiatura
sulle stoffe non hanno alcun carattere costruttivo; non distol-
gono il pittore dalla fantasia decorativa per cui egli vede le forme
tese gettarsi con slancio di torri verso il verde cielo, il manto
vermiglio della Vergine girare a rosa intorno all’esterrefatto Gio-
vannino; e aprirsi all’aria come grande foglia arricciata il tur-
bante leggiero sul capo di Maria. Il colore completa questa vi-
sione d’eleganza aristocratica e bizzarra, nei suoi accostamenti
di tinte arditi e squisiti allo stesso tempo: la veste rossa, il manto
verde, la manica gialla, il turbante violetto, il bianco glaciale
dei lini sul busto della Vergine, il verde metallico del cielo. Vi
è un accordo quasi miracoloso tra la limpidezza dei colori squil-
lanti, acuti, e la tensione in lunghezza della forma, che dà svi-
luppo enorme alle fronti, appunta gli archi sopracciliari, sbarra
i tondi occhi dei fanciulli con iridi immense, esterrefatti. 11 co-
lore schietto e di pura qualità risolve le forme in effetto deco-
rativo. Dietro fiorisce un modernissimo paese, il più bello di-
pinto dal Pontormo, con edifici e piante resi a zone di colore
quasi piane e leggiere sul forte e fermo colore del cielo.
Ricordi di Andrea del Sarto e di Michelangelo s’intravvedono
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