Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

il pittore s’avvicina al Carrucci, pur volendo crear figure nel- 
l’ «aere» di Michelangelo: ai lati dell’affusato Redentore, che 
ricorda il Pontormo del periodo «tedesco », stan due $ibille 
gravi e due altre figure muliebri sedute, ritorte alla michelangio- 
lesca, e, nel basso, l’appiombata filatrice, d’una grandezza mo- 
numentale. 
Questo quadro lascia tuttavia scorgere un mutamento ap- 
portato alla maniera del Rosso dal soggiorno in Roma, ove egli 
fu sin dal 1524. Par che l’«aer greve» di quegli anni nell’Urbe 
gli abbia tolta la vivacità pronta e bizzarra, la libertà ghiribiz- 
zosa, fantastica, la vivezza di luce. Le sue figure stanno in pose 
monumentali; l’affusato Cristo ricorda i modelli del Pontormo 
nella Certosa di Val d’Ema; tutte le grandiose immagini, sedute 
sulle nubi, ritte o curve nel basso, si fanno scure, dense. Il colore, 
che fluiva, si scioglieva sulle forme, ora è contenuto dai con- 
torni, così che le forme in alto par si ritaglino sul fondo in luce. 
Tutto quel garrire di tinte si tace; quel cangiare, sbattere, gra- 
duarsi della luce si ferma; quella modernità precorritrice dei 
tempi è in abbandono. 
A Roma, ove aveva disegnato per l’incisore Caraglio, che, 
ancor sulle tracce del Raimondi, a fatica lo seguiva, il Rosso 
alla fine, su quelle orme, come su quelle dei pittori romani in 
voga, smarrì la freschezza dell’arte sua. 
Dov'è mai sparito il Rosso nel grande abbozzo nella Galleria 
dell’Ospizio degli Innocenti a Firenze, ove il pennello scorre 
veloce, e pur componendo sculturale il corpo di Cristo, tocca 
teneramente carni e vesti, si sfalda, s’imbeve d’aria (fig. 124). 
Par l’abbozzo d’uno scultore che si vesta di tinte, si goda della 
libertà pittorica. È la pittura lo intenerisce, disfà lo scultore 
che era in lui, nell’arte sua, benchè ridotta in sedicesimo a ri- 
scontro dei modelli michelangioleschi. 
Fra lo studio di nudi, nella Galleria degli Uffizi (fig. 125), ove 
il michelangiolismo si scorge ancora nello sviluppo erculeo delle 
figure, mentre le chiazze mobili d’ombra e luce disgregano im- 
pressionisticamente le forme, e l’altro della allegoria della Con- 
2160
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.