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1576, 19 maggio — Riceve un pagamento «a conto de’ 1a taula
e pitura fa per l’altare del batesimo del domo » di Pisa ("TAN-
FANI-CENTOFANTI, Notizie d’artisti tratte da documenti pisani,
1898, pag. 278). Di quest’opera, per la quale riceve un secondo
pagamento il 23 settembre 1577 (ibid.), non si sa più niente.
1577 — Vincenzo Borghini, in una lettera a Bernardo Buon-
talenti, a proposito dell’Apparato per il Battesimo del pri-
mogenito del Duca, propone per il lavoro, con altri, anche
il Macchietti (BOTTARt, op. cit, 1, 244).
1577, 2 novembre —. È messa a posto nella cattedrale di En-
poli la tavola con la Gloria di S. Lorenzo (GIGLIOLI, Enm-
poli artistica, 1996, pag. 36).
Va a lavorare nell’Italia Meridionale e dipinge a Napoli e a
Benevento opere oggi perdute. Così in Vuslia, a Buonal-
bergo (BorGHINI, op. cit. III, 184).
I581,. aprile — È designato, in assenza, console dell’Accademia
del Disegno (CoLnAacnz, op. cit., pag. 166).
1586, 29 aprile — Tornato a Firenze, riceve pagamenti dalla
Guardaroba Granducale per due ritratti, di Lorenzo il Ma-
gnifico e del duca Alessandro, oggi nel Museo Mediceo (G.
Pocgcr, Rivista d'Arte, VI, 1909, pag. 328). In quest'anno,
eletto console dell’Accademia, non viene accettato (COLNA-
GuI, op. e loc. cit).
Porta la data di quest’anno una stampa firmata M. G. F.,
da un Ecce Homo del Macchietti (MARIETTE, Abecedario
1351-56, TIT, 239).
1587 — Si reca in Spagna, e, con una lettera in data 7 MArzo,
informa il Granduca che il Re, dal quale ha avuto udienza
mediante lettera granducale, ha veduti alcuni suoi « ingegni »,
ed ha accettati in dono ritratti di uomini illustri, tra cui al-
cuni di casa Medici (PINI e MILANESI, La scrittura di artisti
italiani, 1876, III, 220).
Nel decembre 1587 è ancora una volta desienato, in as-
senza, console dell’Accademia (COLNAGHI, op. e loc. cit.).
1589 — Di nuovo a Firenze dipinge, in collaborazione con Ber-
nardino Monaldi, un quadro nell’apparato per l’entrata in
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