1482 (BALDINUCCI) o nel 1484 (RomAaGnorn1): siccome il VA-
SARI dice però che morì nel 1551 (data sicura), a 65 anni, così
il còmputo porta al 1486.
I502 — Vive in una casa a Stalloreggi in Siena con Giovanni
di Sandro, suo amico.
1510 — Intorno a questa data andò a Roma. Il Vasari (v. ediz.
MILANESI, Firenze 1880, V, 633 ss.) dice che vi si recò « es-
sendosi scoperte... la cappella di Michelagnolo e l’opera di
Raffaello da Urbino»: tuttavia la Sistina non fu scoperta
che nel 1512, quando il B. è documentariamente ricordato
a Siena: di Raffaello potè vedere la stanza della Signatura.
A Roma, dice il Vasari, stette poi meno di due anni.
r512 — È a Siena. Gli viene allogato l’affresco dell’Incontro di
Anna e Gioacchino per lo Spedale della Scala. Dipinge
anche la volta della cappella del Manto, ivi.
1513, 6 maggio — Commissione del trittico con la Trimtà e quat-
tro Santi per la Madonna del Manto, oggi all’Accademia di
Siena. L’opera fu eseguita per Battista d’Antonio d’Avena.
Era finita l’anno stesso, quando venne stimata dal Pacchia-
rotti (CAVALCASELLE e CROWE, ediz. inglese del 1914, vol VI,
p_6).
1513 — In quest anto deve aver eseguita la facciata de’ Bor-
ghesi, fatta, come dice il Vasari, «a concorrenza» col So-
doma che decorava quella de’ Bardi. Siccome la eseguì « in
quel tempo medesimo » che il Bazzi dipingeva la sua, della
quale ebbe commissione 1’8 novembre 1513, così vien supposto
che potesse risalire a quell’anno o ai primi del seguente. È
perduta. Il Vasari data, sbagliando, l’una e l’altra facciata
col 1512.
1514 — Kra finito l'affresco su ricordato per la Madonna del
Manto e veniva pagato all’artista. Una Resurrezione di Laz-
zaro, che v’era, venne distrutta dal terremoto del 1798.
13150 ILS. Paolo, già. nella Corte degli Uffiziali (Cfr. PAr-
MIERI-NUTI, Discorso sulla vita e le opere di D. B., Siena 1882).
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