Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

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restringe le forme entro il rettangolo, le innalza ripide, a 
da si netti piani perpendicolari, e presenta l’Eterno in frontalità 
ne, assoluta, componendo il gruppo divino come enorme bilanciere, 
come in meticolosa simmetria. Con le figure di legno lucente, squadrate 
cielo, a colpi d’accetta e piallate, il Senese fa un primo tentativo di 
pare raggiungere quello spettacoloso, che sarà tra le caratteristiche 
sui fondamentali della sua arte: trasforma la dolce mestizia. del- 
ina l’Eterno di Mariotto Albertinelli in cipiglio da Giove tonante, 
nese, 
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_ Fig. 236 — g$iena, $. Maria della Scala. 
Fd PD. Beccati Incontro di Anno e Gioacchino: pesa 
pis (Fot. della Soprintendenza all’Arte Medioevale e Moderna di Firenze). 
te dai 
po e dietro il gruppo apre, fra nubi tempestose, uno squarcio di 
Pn luce sulfurea. 
4 85.; Corrugan le sopracciglia i Santi degli scomparti laterali, 
re chiusi anch'essi come entro cassette, e tirati a lucido nel legno; 
opere a fatica, piegando il capo, cozzando contro le cornici, entrano nelle 
e ve caselle troppo basse alle sperticate stature; e i drappi a pieghe 
sa calligrafiche par si squaglino, fluiscano al dilagar della luce. 
o A queste due opere, che segnano il rustico inizio del Becca- 
a fumi nell’arte, segue una delle più equilibrate e delicate, il capo- 
na lavoro della sua giovinezza: Santa Caterina che riceve le stim-
	        
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