Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

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mate, nell'Accademia senese. di Belle: Arti! (fis. 239). Qui il 
Perugino insegna ad aprire sull’ariosa vastità del cielo l’agile 
pergola marmorea del chiostro, entro cui il pittore dispone in 
solenne ordine architettonico i due Santi monaci investiti della 
maestà sacerdotale di Fra’ Bartolommeo, e i due angioletti di 
tipo sodomesco seduti sugli abachi dei capitelli. La bianca im- 
magine della Santa protesa verso il Crocifisso appare isolata 
sullo sfondo luminoso di cielo, ed è la sola figura libera nello spazio, 
Fig. 237 — KFirenze, Gabinetto delle stampe e dei disegni agli Uffizi. 
D. Beccafumi: Disegno per l’Incontro di Anna e Gioacchino. 
fra le altre legate allo scenario architettonico, immedesimate 
con esso: i due Santi eretti e rigidi, piallati dai piani di luce e 
d’ombra, pilastri accanto ai pilastri cui si addossano; i due an- 
gioletti, ornamento mosso dei capitelli, la monaca dormiente 
nell’ombra, allineata anch’essa ai pilastri del chiostro. La stessa 
Vergine col Bimbo e gli angeli librati nell’aria, sotto aperte cor- 
tine, fan parte dello scenario di cielo: così sparsi, si assimilano 
alle arricciate nuvolette che entran con loro nel chiostro, in un 
dibattito d’ombre e luci mutevoli. Da motivi ben noti di Fra’ 
Bartolommeo e del suo compagno Mariotto derivano i cheru- 
bini che spuntano tra le nuvole e i due angioli che reggono
	        
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