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Il melodico adattamento delle figure al disco vien meno alla
Madonna con Gesù e San Michele della raccolta Sili (fig. 269).
I corpi lignei e le teste di stucco a fatica entrano nello spazio
del tondo; e in tutto è uno squilibrio sconcertante: fra le mani
della Vergine, una molle, a cuscino, l’altra a dita come stecchi
rigidi; tra il corpo piallato della Vergine e la grossa testa piegata
dalla cornice; tra San Michele, bambolone di cartapesta, e il
Fig. 266 — Siena, Palazzo Comunale.
D. Beccafumi: Riconciliazione di E. Lepido e F. Flacco.
(Fot. Lombardi).
bimbo gelatinoso, che storce la grossa testa in uno scorcio di
lontana reminiscenza peruginesca. Perduta la signorilità pre-
tensiosa del tondo precedente, la composizione, di un vuoto e
involontario arcaismo, cade nello squilibrio costruttivo. Anche
nel colore il Beccafumi non teme le dissonanze; ma le tempera
mediante le ombre violacee e un cangiantismo ad oltranza, un
diffondersi, un rispecchiarsi delle tinte nelle tinte vicine, come
per riflesso dell’aria che s’interpone fra esse.
Un ricordo della Madonna di Monteluce, eseguita in collabo-
‘68