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Scolaro di Lionardo detto il Pistoia e poi di Perin del Vaga
(G. Vasarr, Le Vite, tomo VII, pag. 571, nota del MILANESI;
G. BAGLIONE, Le Vite dei pittori, etc., Roma, 1642, pag. 23).
I541 — Data segnata sulla Pala d’altare, già nell’Abbadia dei
Ss. Pietro e Stefano, a Valvisciolo, oggi nel Palazzo Caetani
all’Arco de’ Ginnasi (VAsAarI, op." e loc. citati).
1542 — Data di una pala a Cori, presso Roma, nella chiesa
di $. Maria della Pietà (MoRroNnI, Dizionario di erudizione
storico ecclesiastica, Venezia dal 1840 in poi, vol. LXXXIX,
pas. 172).
1543 —- È, con Perin del Vaga, il Beccafumi ed altri, tra i fon-
datori della « Congregazione dei Virtuosi » al Pantheon, ideata
da Raffaello (MORONI, op. cit., 1°, pag. 51).
1543 citca — Partecipa alla decorazione pittorica di Castel S.
Angelo e dipinge nella loggia di Paolo III, «1a loggia... che
volta verso i prati » (Vasarr, tomo V, pag. 628; Iscrizione
marmorea apposta a una parete della loggia).
1545-47 — Va a Piacenza, in servizio di Pier Luigi Farnese, e vi
rimane fino all’assassinio di questi (1547).
1548 — Data della pala in $. Martino Maggiore di Bologna.
1549, aprile — Antonio Fugger decide la decorazione della sua
cappella in S. Maria dell’Anima, dove il Siciolante condusse
le Storie della Vergine (SCHMIDLIN, Nationalkirche der Deutschen,
Pag. 243).
1550 — Affresca lo stemma di Giulio III. (Vasari, tomo VI,
pag. 584).
I552, 15 dicembre — Il Siciolante è nominato in un documento
relativo a pagamenti di tasse per tre case di un suo avo, Gia-
como Laveroli, romano, situate presso l’erigendo Bastione di
5. Spirito delle fortificazioni Vaticane (LANCIANI, Storia degli
Scavi, 110, 1003, pag. TOT).
1552 — È pagato per la pala della Cappella di $. Andrea, fatta
erigere da Giulio III°, sulla Via Flaminia (BERTOLOTTI A.,