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i lineamenti si torcono, perfino quelli dei putti raffaelleschi.
Gioca a palle, Girolamo Genga, formando teste e corpi, impa-
stando vesti nel pugno, segnando tutto a cerchietti, a unghiate,
alla maniera di Alberto Durer. È le vesti sembrano attorte entro
Fig. 339 — Siena, Accademia BB. AA. Girolamo Genga: Enea fugge da Troia.
(Fot. Anderson).
gorghi, le teste sbalzate in metallo, i capelli filati in lunghe
spire o girati a chiocciolette.
Il quadro lascia intravvedere fra tante bizzarrie l’architetto,
HATE il costruttore, nella gran conchiglia formata dal manto che gli
angioli spiegano intorno all’Eterno ginocchioni sulla ghirlan-
detta delle nubi a piccoli cumuli, circondata da una ghirlanda
d’angioli a volo, la quale è aperta nel mezzo. Così la corona dei
Santi in basso, nel curvarsi per far cerchio, s’interrompe ai lati