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i . 1528 — Sebastiano è ad Orvieto, e sembra che eseguisca un
Doria, che alla fine di questo ; : : -
’ i . ritratto, del card. Ercole Gonzaga. Di questo però, non si sa
identificabile con quello nella O
più niente.
iva dei ROMA NS 25 marzo — Lettera di Ercole Gonzaga alla madre Isabella
ago serve la noe: I d’Este: « Già alcuni giorni M.ro Sebastiano pittore tanto eccel-
ria] partesse de quì se facesse . i i
- i i lente quanto è la fama sua, vene in questa terra, e mi fu a fare
ex.mo et S$. $.tà ha voluto il : ao : . . i
he di porta» (À riverentia; io lo pregai che mi volesse ritrarre, perchè mi pareva
‘he lo pi ue e ji 8. haver in memoria che V. Ex. già quando ero in Mantua mi disse
Roma, Mi no e i; : ch’egli molto naturalmente retraea, lui mi ha promesso farlo su-
MNvORi i di tono bito che li siano venuti alcuni colori; come sii fatta questa figura
la manderò alla Ex. V. ».
Il 6 aprile Isabella risponde al figlio dicendo che oradirà molto
A XxX, pa- i ; i ; =
helangelo (Frey, CCL : P : il ritratto e facendo gli elogi di Sebastiano.
. ritratto el papa, che piu uj Il 19 maggio ella scrive a Pandolfo Pico della Mirandola che
Francescho [degli Albizi] ». Sebastiano è ancora ad Orvieto presso Ercole Gonzaga: sembra
to (1531, v. più oltre) di aver quindi che il ritratto sia stato veramente eseguito.
ba, prima del sacco di Roma L’ultimo d’aprile Isabella aveva scritto a Francesco Aliprandi
; del die Sensi a Roma che fossero mandate a Mantova certe casse lasciate,
ater cono der. die durante il sacco, presso un maestro Prospero, medico «in le
Vasari, uno già in possesso qualî erano alcuni retratti di mane de mag.ro Sebastiano pictore »
Vaison, oggi perduto, l’altro, (v. per tutti questi documenti: LuzIo, op. cit., pagg. 1 34-135).
Museo Nazionale di Napoli. _
1528 — kE accertata da documenti la presenza di Sebastiano a
ebastiano si rifugia presso la Venezia nel giugno e nell’agosto.
26 giugno — «Ser Sebastianus de Lucianis pictor q.m ser
iaggio (BIAGI, op. cit., pag. 30) Luciani » compare in un documento oggi conservato nell’Ar-
raccolta di lettere sulla pittura, chivio di Stato di Venezia.
22-25, TL. III, pag, 185), nelle 11 agosto — È testimone nel contratto di nozze di sua sorella
pa ne rimpiange la lontananza. Adriana con Giovanni de Pergo. Questa, nel 1538, era già morta,
- i al afoso lasciando una figlia, Lucietta.
tino da Venezia al marc Un'altra sorella, Rosanna, era sposata all’ « aromatarius »
5, l, pag. 13 Verso; e Bor Giovan Francesco «de Scopertis », che fece testamento il 17
bbe da questa che Sebastiano maggio 1528, e, probabilmente, morì poco dopo, perchè nell’agosto
528, lo ricordano documenti il testamento stesso andò in vigore (v. per tutti questi documenti:
abile; perchè nella primavera G. LUDWIG, op. cit., pag. IIo e segg.).
si trovava ad Orvieto. I529, 2 marzo — Isabella d’Este, saputo che Sebastiano tornerà
tor’ miracoloso; che il desiderio a Roma tra pochi giorni, lo prega di rimandarle di 1à, per
de la inuentione; che gli piace mezzo dell’Oratore dei Gonzaga presso il Papa, certe medaglie
(sio), egli ba giurato di dipin- lasciategli in consegna all { da R Il 18 gio il
», si riserba in petto de la fan- i 8 i sua 2 a partenza ca doma, I° inaggIo i
| spesso con i pari suoi. Io sol- marchese. Federico scrive ad Isabella di averle già ricevute
> ho speranza; che se ne uerrà (GAYE, op. cit., vol. II, pagg. 178-79).