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DEGII Imitazione fedele dello stile raffaellesco di Giulio Romano
è una delle prime opere di Raffaellino del Colle, l’Annunciata
ell della Pinacoteca di Città di Castello (fig. 342), per la tonda pla-
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1a abi sticità delle figure e la grandiosa architettura dello scenario.
Nove» Il pittore umbro-toscano mostra una scarsa personalità, uno
187) studio attento, diligente, di riflettere i caratteri del suo modello.
lio di In alto appare l’Eterno, come affacciato a un grande occhio di
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cielo, tra le nubi popolate di angioletti; e qui la disposizione delle
nuvole a ghirlanda e le convenzionali pieghe a cerchio, che vor-
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ti rebbero simulare intorno all’Eterno la grotta dei manti miche-
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langioleschi, rivelano nel pittore quella tendenza calligrafica
arcaistica che si estende a tutto .il quadro dell’Assunta nella
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Pinacoteca di Città di Castello (fig. 343), e curiosamente richiama
” il linearismo di certi pittori lombardi quali Marco d’Oggiono.
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In questo secondo quadro, il pittore non s’attiene più così
nti di vita Minerva (e. 1592), Firenze, 1725, 1; TAJA, Descrizione dei palazzi apostolici Vaticani,
1750, pag. 164-211; Tit, Descrizione delle pitture... di Roma, 1736, p. 34; e Nuovi studi delle
pitture di Roma, pag. 524; ORSINI, Guida di Perugia, 1784; MARIOTTI, Lettere pittoriche
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>
eredi 1908 (con bibliografia relativa); GEISENHEIMER, in Boll. d'Arte, 1909, 142; DENNISTOUN,
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iptis in Biblioteca del Kunsthistorisches Institut a Firenze) e il Codice Antaldi (ms. alla Bibliot.
Oliv. di Pesaro).
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