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di Castello, mezzo tondo, che è sopra la porta del fianco di San Fiorido,
e « facciate con tre figure in fresco ». Tutte cose perdute.
ui tinto 1540 — In seguito alla buona. riuscita fatta. a Perugia per i
festeggiamenti a Paolo III (v. s.), gli vien commesso, e così
‘rato per la a Raffaello del Colle, Dono Doni e ‘Tommaso del Papacello,
di decorar la Rocca Paolina (distrutta nel 1860).
pia n sot 1541, fine di settembre —- A Venezia col Vasari, ch'egli aiuta per
pi Veltroni, «l'apparato di una sontuosissima e molto magnifica festa,
te oguuno e la scena di una commedia » fatta da Pietro Aretino per la
Alessandro Compagnia della Calza. Dipinge poi al « magnifico messer
tria. Giovanni Cornaro il palco ovvero soffittato d’una camera,
Sie del nel quale andarono nove quadri grandi a olio ». Opere oggi
nemici dei perdute, ima fon senza importanza (cfr. von HALDEN, /Jb.
i spusctto. der preuss. Kstsamm., 1914, 96 ss.) perchè portarono sui vene-
ziani influssi manieristici. Lascia quindi, col Vasari, la città.
lavora per
ino sparti- 1542 (?) — Torna a San Giustino, a lavorar per l’abate Bufalini.
e inolto 1543 — Va a Roma, chiamatovi dal Vasari, e vi sta « molti mesi,
e, «storie facendo poco altro che andar veggendo ».
‘he fu una
1543 (?) — Torna poi a San Giustino, dove «fece per capriccio
Canaidoti in una sala alcane figure tanto belle, che pareva l’avesse
i studiate venti anni ».
Ottaviano
1545 — (Secondo il KAELLAB, op. cit, invece nel tardo autunno
ingi e poi del ’44). Il Vasari, dovendo fare a Napoli un refettorio ai
inger tre frati di Monte Oliveto, lo chiama con Raffaello del Colle e
dA BOSCO Stefano Veltroni; ma non ci va, perchè ammalato. Si reca
regio (col solamente fino a Roma, e non prosegue, trattenuto dal fra-
2 dettagli, tello Borgognone.
‘paiono ad t546/— 11 Vasari, aiutato dal Gherardi, dipinge a Roma, onde
À mandarli poi a Napoli, 24 quadretti per San Giovanni a Car-
le stanze) bonara (ne restano 18) e i portelli d’organo pel Piscopio (Duoni0),
ancora esistenti.
era stata 1546, fine (7?) <— llorna a,san Giustino, perchè ammalatosi, e
no, ed un non può aiutare il Vasari per la Cancelleria.