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tro Caravaggio, priore di S$. - | |
renze a Michelangelo (FrEY, I531 — Michelangelo aveva richiesto a Sebastiano un ritratto
dando di Sebastiano «ove sì di Clemente VII per darlo come esemplare al Bugiardini che
"gia? », perchè un gentiluomo doveva introdurre la figura del Papa in due suoi quadri (Va-
e da lui un’opera su disegno SARI, V, 581). Il desiderio non fu esaudito fino all’ anno se-
anda di nuovo a Mich. Ang. guente. La storia di questo e di altri ritratti papali è la se-
stiano, suo amicissimo ». Del- guente:
non si hanno altre notizie. Lettera di Sebastiano a Michelangelo in data 29 aprile (MILA-
NESI, pag. 38): «... el tanto havere tardato a respondervi è stato
uenta col Cellini ed altri la per non havere possuto ancora servirvi de la testa de Nostro
i ; : Signore. È ben vero che ne ho una facta inanti el sacco senza
to di camera (Cpu Liza O che credo non sia al proposito... ». Ne farà un’altra e la
TOI). manderà al più presto.
Il 22 luglio (ibid., pag. 54) scrive che ha fatto un ritratto su
o Soranzo, da Roma, a Pietro tela, ma non può mandarlo finchè non ne abbia compiuta una
copia su pietra ordinatagli dal Papa. Il 29 settembre G. B. Mini
: GAVYE, vol. II, pagg. 230-231) prega Baccio Valori di portar seco
lo nostro NVenetiano ha trovato se ritratto pu a a Pi ma Sebastiano i il 3 ot-
- olio bellissimo il quale fara a tobre (MILANESI, pag. 68) che ha dovuto darlo, per volere del
colori subito che sono asciutti Papa, al duca d’Albania. Un altro ne ha fatto a Baccio Valori
1 che quasi impetriscono, et hà e ne prepara per Michelangelo un terzo che spera portargli di
ha fatto una tinagine di Chris to persona. Il 15 marzo 1532 (ibid., pag. 86) questo non è ancora
ettere da diversi re e principi, finito. Si ha poi una lettera del 25 marzo (ibid. , pag. 88) in cui si
a mons. Pietro Bembo scritte. dice: «Io ho datta la testa del Papa à messere Zuan Gaddi, non
ansovino MCLX, a. ec. 110). so se l’avete ancora recevuta » in contradizione con la seguente,
’ del 5 aprile (ibid., pag. 94), da cui risulta che il quadro non è an-
> Fetti, Sebastiano, con l’aiuto cora inverniciato, per quanto finito.
l’ufficio del Piombo, a prefe-
Giovanni da Udine, al quale I531-32 — In questo tempo Sebastiano tratta coi messi del
sione di ottanta ducsti. duca d’Urbino, a nome di Michelangelo, per questioni relative
alla tomba di Giulio II. (ibid. passim).
Giovanni da Udine, VI, pag. 560;
1-22. 1532, 25 marzo — In una lettera (ibid., pag. 88) già citata, chiede
so a NE LD i a Michelangelo disegni per le sue opere, tra cui la Natività
We ot al signor Pietro de Nostra Donna con un Dio Padre de sopra con Agnoletti
13; € BIAGI, Op. cit... Pag. 41). intorno, probabilmente quella in S. Maria del Popolo.
i, a Sinigaglia, il 7 giugno 1532 i
i lettere, Bologna 1844, vol. I, 1532, 7 giugno — Nella lettera, citata, all’Arsilli, dà notizia di
[, Una lettera e un ritratto di Seb. suo figlio Giulio soltanto. L’altro probabilmente era già morto.
ag. 299). Per la pensione a Gio-
ento della quale avvenne il 17 1532, giugno-luglio — Per commissione del card. Ippolito de’
Storia delle Belle Arti Friulane, Medici va a Fondi a ritrarre Giulia Gonzaga. Mentre è fuori
di Roma, Michelangelo sl’invia un diserno con un Cristo.
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