cenna l’influsso del Salviati sul maestro umbro: soprattutto
nelle cartelle (es. fig. 376) adorne con scintillante ricchezza, con
gusto di orafo. Le metalliche luci che avvivano i monocromi,
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Fig. 376 — Firenze, Palazzo V ecchio, $ala degli Flementi.
Cristoforo Gherardi: Dedalo fabbrica lo scudo d'Achille.
(Fot. Brogi).
le cornici sinuose, i festoni; i drappi guizzanti, dimostrano
come il buon decoratore umbro si sia trovato all'unisono col
fiorentino. Più egli sembra avvicinarsi al Salviati che al Vasari
in un suo capolavoro di armonie compositive e d’ornamentale
scintillio: le Quattro Stagioni (figg. 377 a 389) nella camera della