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LA TRADIZIONE DI RAFFAELLO.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: S$eguace del Dosso nell’ ‘“ Allegoria
Sacra ”’ della Pinacoteca di Forlì, ove è pure qualche ricordo del Parmigia-
nino. - La decorazione pittorica della Villa Imperiale di Pesaro, ove il pit-
tore dossesco di frequente trae ispirazione dall’arte di Raffaello.
1502 — Nasce a Forlì.
I5I8 — Attende alla decorazione della cappella Lombardini
sotto la direzione di Girolamo Genga.
1523? — Dipinge quattro tavole a Venezia, con Storie di Psiche,
per il patriarca Grimani.
1525, 4 luglio — Firma contratto con Matteo Bruni da Vati-
gnana per una tavola con la Madonna fra 1 Ss. Francesco e
Caterina, destinata a ornare un altare della $$. Trinità (ora
scomparsa).
1526, 11 agosto — Firma un altro contratto col dott. Bernardino
Xeli per una tavola col Padre Eterno, la Vergine, Anna e
Gioacchino (pure scomparsa).
1529, 8 marzo — Presta una testimonianza in Forlì.
1530, 10 maggio — Rleonora Gonzaga, duchessa d’Urbino, de-
sidera che il Menzocchi conduca la decorazione di alcune
stanze dell’Imperiale.
1530, 16 maggio — Fa un pagamento insieme col padre suo in
Forlì.
1530 — Il pittore ha impegni a Venezia con i patrizi Badoer e
Zeno, dai quali forse fu liberato dall’oratore del Duca d’Ur-
bino.