st
Francesco Menzocchi, nell’Allegoria sacra (fig. 386) della Pi-
nacoteca di Forlì, segue le forme di Dosso Dossi, tanto da ri-
chiamar i quadri di questo autore a Dresda con i quattro Dot-
tori della Chiesa. I puttini che reggono i volumi dei Santi Pa-
dri, come quelli che suonano, sul margine d’un piedistallo, con
certa comicità correggesca, e come gli altri natanti tra le nuvole,
sembrano ventilati dall’aria che per l’Emilia spirava da Parma,
dalla grazia parmigianinesca. Ma il carattere principale della
sua arte dossesca ci permette di riconoscerlo in una tra le più
importanti decorazioni italiane, quella della Villa Imperiale di
Pesaro.
Il Vasari fa lavorare alla Villa il Menzocchi, Raffaello del
Colle, il Bronzino, i Dossi, Camillo Mantovano e varii altri, ma,
se anche si vuol tener fede al Vasari, deve credersi, che eccet-
tuato il Menzocchi, fautore principale degli affreschi oggi esi-
stenti, gli altri maestri citati avessero parte in altra decorazione
anteriormente eseguita, forse in altre stanze della magnifica
villa. Si sa che nel 1523, il 4 settembre, l’oratore Maccioli infor-
mavà Francesco Maria della Rovere, duca d’Urbino, d’aver
tutto preparato perchè «i pittori e scultori che stanno per venire
si trovino bene », e soggiungeva come il Genga avesse loro ordi-
nato di cominciare il lavoro «il prossimo lunedì ». Quella deco-
razione non può confondersi con questa oggi esistente, dove è
perfino rappresentata l’Incoronazione di Carlo V a Bologna (1530);
essa ha dalla prima all’ultima stanza uno stretto nesso sto-
rico, nonchè stilistico, e deve identificarsi con la decorazione
sorvegliata personalmente da KEleonora Gonzaga, moglie di
EGIDIO CALZINI, Francesco Menzocchi, detto il vecchio di Saù Bernardo, Forlì, 1894; Cro-
nologia della Vita e delle Opere di F. Menzocchi in Bollettino della Società fra gli amici dell’arte,
Forlì, 1895, p. 78; H. Voss, Die Malerei der Spiàtrenaissance in Rom u. Florenz, 1920; ©.
GRIGIONI, Documenti inediti intorno alla vita e alle opere di Fr. Menzocchi in La Romagna,
a. 1927, pagg. 315-333; ID., La dimora di Girolamo Genga in Romagna in id., 1927, pagg.
175-183; MOTTINI, Da Leonardo a Tiepolo, ed., 1927.
066
s %* *