I561 — Data del pagamento di 75 scudi a saldo delle sue pitture
nella Sala Regia del Palazzo Vaticano.
1562 — Tornato a Forlì, dipinge la Deposizione, ora nella Pi-
nacoteca di quella città.
1563 e segg. — Ritornato a Roma, dipinge in Santa Caterina de’
Funari, nell’Oratorio del Gonfalone, nella chiesa della Con-
solazione e in Santo Spirito in Sassia.
1570-72 — E ricordato pittore della cappella nel Palazzo degli
Anziani ad Amelia.
I57I1 — Per quest’ultimo luogo, e sotto questa data, dipinge la
Decollazione del Battista.
I57I1 — HEseguisce, per la Confraternita della Misericordia a Lu-
gnano, la Decollazione del Battista. Circa questo tempo, pro-
babilmente, dipinse in Collescipoli, nella chiesa di S. Maria
Maggiore, la figura del Battista.
I580 — Morì sotto il pontificato di Gregorio XIII:
maso
Livio Agresti ebbe a maestro il Menzocchi, erede dell’arte
del Parmigianino e dei Dosso, e fu in rapporto con Luca Longhi
a Ravenna, prima di venire a Roma, dove fu preso dalle ultime
ondate dell’arte di Raffaello.
Nell’Ultima Cena dell’Oratorio del Gonfalone a Roma (fi-
gura 395), il Forlivese tenta una costruzione spaziale sugli esempi
dell’Urbinate al tempo dell’Incendio di Borgo e degli Arazzi,
ma non riesce a darci una visione chiara dei tre campi in cui è
divisa la scena: dietro la tavola circolare son colonne tortili
che sembran le spire di un enorme cavatappi; di 1à da esse.
1 Bibliografia su Livio Agresti da Forlì: VASARI, in Vita del Frimaticcio, ediz. Sansoni;
BAGLIONE, Vite dei Pittori ecc., Roma, 1642; F. GUARINI, Notizie storiche e descrittive della
Pinacoteca Comunale di Forlì, 1874; SCANNELLI, Microcosmo della pittura, Cesena, 1657;
BERTOLOTTI, Artisti bolognesi a Roma, Bologna, 1885; L. N. CITTADELLA, Notizie ammini-
strative, storiche artistiche relative a Ferrara, Ferrara, 1868; MISSIRINI, Storia della Ro-
mana Accademia di San Luca, 1823; GIORGIO VIVIANI, Vitae virorum illustrium Foroli-
viensium, 1726.
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