LV
10.
LA TRADIZIONE DI RAFFAELLO.
ANDREA SABATINI, detto ANDREA DA SALERNO
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Riflessi della maniera lombarda
di Cesare da Sesto e di motivi raîfaelleschi in un gruppo di pitture: 1’ “ Ado-
razione de’ Magi ”” della Sagrestia dei Gerolamini a Napoli, la “ pala d’altare 22
per la Badia della Trinità della Cava, l’altra della Galleria Nazionale di Na-
poli, la “ Pietà ” della Galleria Strossmayer a Zagabria, il “ polittico ” della
chiesa dei Ss. Severino e Sossio, e il “ Battesimo di Cristo ”’ nella Badia della
Trinità della Cava. - Chiarezza compositiva nelle opere ove si sente l’influsso
di Fra’ Bartolommeo: ad esempio, l’‘“ Adorazione de’ Magi ’’ del Museo
Nazionale di Napoli. - Ricerca d’effetti grandiosi nel “ San Niccolò da Bari 2
della Galleria Nazionale, e nel “ San Benedetto ”’ dello stesso Museo. - In
quest’opera, e specialmente nelle due parti di predella con “ Storie del Santo”,
il Sabatini intravvede il problema pittorico dei seguaci di Fra’ Bartolommeo.
- CATALOGO DELLE OPERE.
Andrea da Salerno, di cognome Sabatini, nasce, secondo la
critica più recente (G. FRIZZONI, Arte italiana del Rinasci-
mento, Milano, 1891, pag. 62; A. De RINAaLDIS, Guida del
Museo Nazionale di Napoli, Napoli, 1911, I, pag. 373), in
epoca posteriore al 1480, data dal suo poco attendibile bio-
grafo, il DE Dominici (Vite dei Pittori, Napoli, 1840-46). G.
FILANGIERI indica il 1484 come anno di nascita (Documenti
per la storia delle arti e delle industrie napoletane, Napoli,
1883-1891, vol. VI).
La critica moderna nega concordemente il suo alunnato presso
Raffaello, attestato dal DE DomInIcI. Non è precisato il suo
maestro, ed il FRrIZZONI (op. cit., pag. 63 e segg.) accenna ad
influsso di Cesare da Sesto, mentre il Ronrs (Geschichie der
Malerei Neapels, Lipsia, 1910, pag. 181) lo suppone scolaro
di Antonio Solario detto lo Zingaro.
ISIO, 20 settembre — Stipula in Napoli con gli eredi del nobile
Giovanni della Corte un contratto per una pala d’altare da