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collocarsi in Sant'Arcangelo di Cava (FILANGIERI, cit., VI,
pag. 399).
I5I10, 29 novembre — Riceve il pagamento per la pala suddetta
(FILANGIERI, v. VI).
I5I2, I gennaio — Dipinge una Madonna per ‘Terra Pulcini,
(oggi Buccino) (cfr. FILANGIERI, id).
1513 — Secondo una notizia riferita dal FRIZZONI (op. cit.
pag. 63), dipingerebbe nella chiesa di $. Gaudenzio a Napoli,
insieme con un pittore lombardo, Andrea Solari, che il Friz-
zoni crede erroneamente nominato in luogo di Cesare da Sesto.
518 — Sembra, da oscuri documenti di Montecassino, che at-
tendesse alla pittura di un'icona, o tavola d’altare (A. Ca-
RAVITA, Î codici e le arti a Monte Cassino, Monte Cassino,
15370, III, pas. 20).
1523 — Data iscritta sulla pala d’altare in S. Giorgio a Salerno
(FF RIZZONI, op. cit., pas. 69).
1524, 28 maggio — Gli è allogata dal Monastero della Trinità di
Cava una cona con la Vergine e i Ss. Marco e Andrea (FILAN-
GIERI, sudd.).
I529 — Per incarico dell’abate don Crisostomo napoletano,
comincia a dipingere l’ancona grande per il monastero di
Monte Cassino. Ne ha pagamenti nel febbraio (CARAVITA, op.
cit., pas. 21 e 22)
1530, 10 luglio — Da Monte Cassino si reca a Gaeta con certo
M.° Felice (FILANGIERI, cit.).
1530, I8 maggio — Doratura della pala grande di Monte Cassino
(CARAVITA, OP. Cit, pas. 23).
1530, 6 novembre — $i accenna vagamente ad un pagamento
di opere in Cava dei ‘Tirreni (CARAVITA, ibid.).
I530 — In quest’anno don Francesco Pinto fonda la cappella
Pinto nella chiesa di $. M. delle Grazie in Vallo della Lucania
e l’arricchisce d’una pala dipinta da Andrea da Salerno (L.
AcCcAarRpDI, S. Maria delle Grazie in Vallo della Lucania in Na-
poli Nobilissima, 1923, fase. I, pp. 13-14).