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per la prima volta a raggiungere, senza cader nella parodia,
un effetto monumentale, disponendo le grandi figure nell’am-
biente chiuso. Da Raffaello, seguace di Fra’ Bartolommeo nella
Trinità di San Severo a Perugia, derivano le dolci fisionomie dei
due Santi monaci in fondo; e i quattro Dottori seduti in primo
piano, con teste vivacemente caratterizzate, compongono, con le
Fig. 424 — Napoli, Museo Nazionale.
Andrea da $alerno: Vestizione dei Ss. Mauro e Placido.
(Fot. Anderson).
giovanili figure in piedi, due piramidi a contorni liberamente on-
dati, fra cui s’innalza, fissa in maestà, l’immagine del Santo abate.
Anche l’ombra, addensata nell’interno, tra sprazzi di luce che
avvivano oggetti e figure, mostra come qui Andrea Sabatini
abbia saputo intendere il suo modello; e più lo dimostrano le due
Storie del Santo nello stesso Museo, parti della predella composta
per quest’ancona (figg. 424 e 425). Qui i gruppi dei monaci, con
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