10odi e pieghe Scolaro del Corenzio fu Luigi Rodriguez !, che poco ricorda
valore orna- il maestro nella Trinità del Museo Nazionale di Napoli (fig. 450),
ove si vede piuttosto il discendente dall’arte del Sabatini anche
nella lontana reminiscenza leonardesca della figura del Battista.
La maniera vivace del Corenzio può soltanto aver suggerito al
tar maggiore, con + se e e . x
a Lone pittore l’intreccio degli angeli, ov’è qualche eco correggesca, €
ui ela Fri aie la solidità corporea della figura di San Francesco. TL’insieme
l’ Assunzione della
dell’opera manca d’unità, d’equilibrio, anche nelle proporzioni,
e Fra D . ; : i ; : A
dupccsco i e, specialmente nell’imbambolata immagine di Cristo e in quella
S. Trinità, Angeli cartacea dell’Eterno, rivela la povertà del pittore. Anche gli
; la Natività della ei è ee ; e ; ; È
dani (i DO angioli nello studio d’imitare la grazia dei volti correggeschi,
stirano le labbra a un sorriso idiota. Solo nel San Francesco il
risto alla Colonna ; : : libri
pittore trova qualche forza di modellato. Lo stesso equilibrio,
a Fuga in Egitto; lo stesso eclettismo disorientato, si notano nell’altra pala del
Museo di Napoli (fig. 451), raffigurante la M adonna del Rosario.
piracotisdi Sant T In quest’opera domina l’influsso del Parmigianino e del Bedoli,
a (DE DOMINIC. come si vede nella Vergine in gloria e negli angioletti che sosten-
lati dello vita gono le insegne dei Santi; ma è un parmigianinismo di maniera
incrudito da ombre dense nelle figure di oranti, parato goffamente
MONDO). alla classica in quelle di guerrieri ?.
on Apostoli, Dot- Ra
ICI).
me della Vercine Napoli, Chiesa dello $pirito Santo, Arco Maggiore: Due Profeti (DE DomINICI).
: _— Santa Trinità degli Spagnoli, Cappella della Madonna del Rimedio: Affreschi nella volta
; i con l’Incoronazione della Vergine, la Visitazione, la Presentazione al Tempio e Profeti
i Marco da Siena
Su N (DE DomMINICI).
' sero een _ Palazzo dei duchi di Maddaloni-Carafa: Affreschi con fatti dei loro antenati (DE Do-
- MINICI).
polta, con la Ver- Palazzo Reale: Decorazione di alcune stanze (DE DOMINICI).
di (CELANO). — Palazzo dei principi di $an Severo presso $an Domenico Maggiore: Affreschi con i Fatti
la dei $s. Ugo ed dei principi di Sangro (DE DOMINICI).
— Seggio di Nido: Fatti di Carlo V (DE DOMINICI).
’ (Pe DomInICI). Portici, Villa dei Massimo, detta la Barra: Affreschi con Storie romane (DE DOMINICI).
tore, Santi e Pro- ‘ Luigi Rodriguez o Luigi Roderigo, detto anche Luigi siciliano, di famiglia d’artisti
messinesi di origine spagnuola, è ricordato dal De Dominici, che stabilisce il suo arrivo
li; affreschi nella a Napoli nel 1610, mentre dagli archivi parrocchiali risulta che tre suoi figli furono battez-
NICI). zati tra il 1601 e il 1607, in quella città, ove visse sino al 1630, data della sua morte.
i (DE DomiInICI). 2 Oltre le due pitture citate, del Rodriguez si citano a $S. Maria di Costantinopoli, una
ICI). Madonna adorata da angioli e santi; nella chiesa dello Spirito Santo, la decorazione a fresco
a e nel coro, con della volta e delle lunette della quarta cappella a sinistra; a Santa Maria la Nova, figure
€ DOMINICI). di Santi nel soffitto; nell’ex convento di $an Lorenzo Maggiore, gli affreschi della volta del
>» e del coro, con refettorio rappresentanti vedute delle province e figure di Virtù; ai Gerolamini, nella cap-
ninici ricorda che pella maggiore, la Deposizione (1603).
chi nella cappella Bibliografia sulla Pittura napoletana del ’500: D. CESARE D’EUGENIO CARACCIOLO
NAPOLETANO, Napoli sacra, Napoli, 1623; €. DE LELLIS, Supplemento alla Napoli sacra