chiari
alento
LA TRADIZIONE DI RAFFAELLO.
I:
TADDEO e FEDERICO ZUCCARI
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA DI TADDEO: Esordio negli affreschi
della chiesa della Madonna del Piano a Capranica e nella “ Vestizione di San
Giacinto ” in Santa Sabina a Roma: composizioni semplici arcaistiche, do-
minate ancora dal principio umbro di simmetria. - Gli affreschi nella villa
di Papa Giulio. - La decorazione del palazzo Farnese di Caprarola, diretta da
Taddeo. - La Sala dei Fasti farnesiani, dove egli dà esempio di una sua mi-
gliore maniera, modificata dall’influenza dello stile decorativo di Francesco
Salviati. - La ‘“ Conversione di San Paolo ”’ nella Galleria Doria e in San
Marcello di Roma. - Il “ Cristo sorretto da angeli ”’ nella Galleria Borghese,
con tentativi d’effetto cromatico. - Mal gusto imperante nell’ultima maniera
decorativa di Taddeo Zuccari: soprattutto nell’affresco della ‘“ Donazione
di Carlo Magno” sopra una porta della Sala Regia e nei due “ Miracoli di
San Paolo ”’ sulle pareti di una cappella di San Marcello del Corso a Roma.
- Di nuovo tracce d’influsso del Salviati nell’ultima sua pittura, ove Taddeo
ritrova qualche decorativa vivezza, e cioè nella ‘“ Battaglia di Lepanto e
nelle figure allegoriche sopra una parete della Sala Regia in Vaticano. -
L’OPERA DI FEDERICO: Tracce d’impressioni venete nella cappella Gri-
mani a Venezia e nella quadreria dei Gerolamini a Napoli, in alcuni afîfre-
schi del palazzo Farnese di Caprarola, e in una figura della storia di Grego-
rio VII che toglie la scomunica a Enrico Ill. - La povertà della moda ma-
nieristica diffusa dagli Zuccari in Roma e nel Lazio, si mette più in evi-
denza nelle pale d’altare, ad esempio nel quadro della chiesa di Santa Pras-
sede in Roma, ‘“ Cristo caduto sotto la croce ”, ov’è qualche reminiscenza
del Correggio, e nell’altro di San Lorenzo in Damaso, 1’ ‘“ Incoronazione della
Vergine ”’, dove aumentano i motivi di derivazione correggesca. - L’affresco
del ‘“ Cristo flagellato ”, in Santa Lucia del Gonfalone in Roma: gran car-
tello di parata. - Ricerca di maggiore vivacità cromatica, per influsso del-
l’arte veneta, nella ‘“ Storia di Federico Barbarossa ”’, dipinta per la Sala del
Maggior Consiglio in palazzo ducale a Venezia. - Sempre più faticoso e pesante
diviene il cromatismo, dello Zuccari nella “ Discesa di Gesù al limbo ”, della
Galleria di Brera a Milano, e nell’“Adorazione de’ Magi ”” della Cattedrale di
Lucca. - Ultima decadenza della maniera ampollosa e superficiale di Federico,
negli affreschi della sua casa alla Trinità de’ Monti. - Sua qualità di ritrat-
tista negli autoritratti, nel ritratto di gentiluomo alla Galleria già Corsini in
Roma, e nel gruppetto di bimbi dipinto ai piedi del trono di Maria nel-
l’ancona del Municipio di Sant’Angelo in Vado. - CATALOGO DELLE
OPERE.
Paggi, |
I settembre 1529 — Taddeo nasce a Sant'Angelo in Vado da
Ottaviano Zuccari, pittore (VAsArI, op. cit.; LANCIARINI,
IV