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1579, 23 maggio —- Scrive da Firenze al Cardinal Farnese di
esser «allo stremo» della sua opera d’affresco in Duomo
(RusrtIcr, op. cit.). Pare (LANCIARINI, op. cit.) che in questo
anno pubblicasse un libretto col proprio ritratto in atto di
dipingere un quadro allegorico contro i suoi detrattori.
1580, 9 ott. — Gli son fatti pagamenti per lavori in Vaticano
(BERTOLOTTI, op. cit.). Nell’ottobre aveva anche dipinta una
Visione di San Gregorio per la Madonna del Barracano a
Bologna.
I581, autunno — Dipinge la Porta Virtutis, quadro satirico contro
i suoi critici. Quest’opera suscita uno scandalo a Roma, in
seguito al quale Gregorio XIII lo esilia, col Passignano, dallo
stato. Della Porta Virtutis esiste lo studio preparatorio al-
l’Istituto Stàdel di Francoforte (Voss, Die Malerei der Spit-
renaissance). Su suoi disegni era stata eseguita dal suo sco-
laro Domenico di Michele, detto il Passignano, ed. esposta
il giorno di San Luca nella chiesa di quel Santo (BORGHINI,
op. cit., lettera IV; BERTOLOTTI, op. cit.; LANCIARINI, ecc.).
I581, 12 novembre, 13 novembre, I15 novembre — Atti proces-
suali contro lo Zuccari e il Passignano. Il Papa fa troncare
l’azione giudiziaria ed esiliare i colpevoli da Roma e dallo
Stato Pontificio entro il termine di quattro giorni. Altri sco-
lari di Federico erano Bartolomeo Carducci e Andrea Svolgi
(RustIcI, op. cit., dà ampie notizie). Federico ripara quindi
a Firenze, dove era protetto dal Granduca e ove possedeva
una casa.
r581, 24 novembre — Lettera di Federico al Granduca di ’To-
scana (GAYE, Carteggio, III, p. 444), dove racconta i suoi
guai per la Porta Virtutis, e gli chiede di raccomandarlo al
suo ambasciatore perchè lo appoggi presso il Papa, quando
sarà fatto il processo.
I581, 21 dicembre — Scrive al Cardinal Farnese, scusandosi di
non averlo salutato prima di partire e raccomandandogli il
suo caso.
1582, I aprile — È a Venezia a lavorar nella Sala del Maggior