Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

; annic- 
Oda Nel 1551 Taddeo inizia le pitture a fresco per la villa di Papa 
ende il Giulio, dando i primi esempi di un genere decorativo che di- 
emente verrà moda in Roma e in tutto il Lazio, e che, impreziosito e 
:mplice arricchito poi da Federigo, prenderà appunto dagli Zuccheri il 
Ome i nome. Lo schema d’ornamento delle sale (fig. 503) è composto 
ARCO sulla base delle Logge di Raffaello: targhe e grandi cammei in 
lavanti 
‘diente, 
pittura 
e quel- 
lo, alla 
“addeo, 
rin del 
“figure 
sicismo 
tratti si 
ate en- 
Santa 
nm Gia- 
lemen- 
i: dove Fig. 502 — Roma, S. Sabina. Taddeo Zuccari: La Vestizione di S. Giacinto. 
SimMmNe: (Fot Alinari). 
nciulle- 
ja zona istucco, medaglioncini e gemme di stampo classico; fregi di ina- 
azzetti, schere e genietti, grottesche filiformi su fondo scuro, il corredo 
2 di un classico di Giovanni da Udine, senza che nella ricchezza si ritro- 
nfantile vino il gusto sobrio, il senso di precisione e di misura, la parsimo- 
‘esenta- nia coloristica, che fanno dell’Udinese il maggior rappresentante 
he ruz- della grottesca nel nostro Cinquecento. Qualche figura in istucco 
itato e esorbita dal giusto effetto di rilievo con le sue forme tondeggianti 
arde di e molli e il cadere degli abbondanti drappeggi; altre preziosa- 
mente s’allungano; nei fregi talora si sente la materialità della 
ristampa, l’indecisione e la mollezza dei contorni, il venir meno 
SET
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.