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si attiene ancora alle forme lombarde. Un ritmo festoso di curve
sottolinea il leonardesco sorriso dei volti nell’Adorazione dei Pa-
stori (fig. 535), e le figure staccano in luce da un fondo di mu-
raglie cupe, che s’aggrotta alla maniera lombarda. In alto sganm-
bettano angeli a semicerchio, e in basso la Vergine avvolta da
un manto chiaro, il pastore con l’agnello, il gruppo degli angio-
Fig. 535 — Roma, $anta Maria Maggiore. Gio. Batt. Pozzi: il Presepe.
(Fot. Alinari).
letti oranti, che par venire da una composizione del piemontese
Gaudenzio, i due pastori in ombra a sinistra, forman ghirlanda
al tarchiato fanciullo. Gli aspetti mancano di nobiltà: 1a Vergine
ha gonfie guance e gonfie mani, il piccolo Gesù è informe, gli
angeli in alto son floride contadinotte; ma la composizione spira
gentilezza dal moto lieve, dal murmure festoso delle figure, come
piegate dal vento. Il movimento tortile del tubicino, che s’aggira
nell’ombra, risale anch’esso più ai modelli lombardo leonarde-