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1e le masse delle due michelan- rezione di Lazzaro della Galleria Nazionale di Londra (fig. 20);
perduta la compattezza, il finita durante il 1519 da Sebastiano in gara con Raffaello. La
1ppaion lievi nel fluido di una linea trasversa della precedente composizione si raddoppia, di-
luce di un lampo. Nel paese segnando una grande V, che al vertice dell’angolo ha la statuaria
al pari di quello di Viterbo,
che par cali dal funebre cielo
icentra il dramma di questa
ninistico, in raffronto dei ri-
‘e opera di questo tempo la
nel Museo di Berlino (fig. 19),
»ggetto, il carattere veneziano
‘ardinal del Monte a Dublino
lo sfondo architettonico mas-
ne quale carattere romano, al
eto, che s’apre traverso una
sfondo d’ombra all'immagine
>iù schiettamente pittorica, è
nto della figura, volta di tre
schema verneziano, che vuol
iù belli dell’arte sebastianesca
1 placido ritmo lineare segnato
, dal lento giro della pelliccia
ccio delle mani. Ozia davanti
ì ignara d’ogni fatica di pen-
frutti come simbolo della sua |
’ammorbidiscono sotto un velo su, i i e
irrossa il cielo, scalda il volto (Fot. Hanfstaeng]).
freddo lilla «del corsetto con- immagine della Maddalena: aut 1ati .
po, entro le cui luci scoppietta ipa ae » Sui lati, maso Scoscese di figure
e, nel cesto, il giallo acre dei i plesso schema di piani incrociati, e con
saldezza scultoria definite dall’ombra. Certo, Sebastiano ebbe
del Cristo deposto: di Tenini i e si i l'atletica forma di Tar
‘omplessa, nella grande Resur- membra divincolate e tese
ae
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