altro occhieggia la maschera di beltà sciocca d’una Sibilla, che,
rimboccate le maniche, incatena le braccia e incrocia i piedi al
modo di quelle della Sistina, mentre gli angeli a volo inarcan
la bocca al sorriso del Correggio. Le giovani Sibille stringon per
vezzo le labbra sottili; si fascian leziosamente nei drappi cartacei;
studiano la posa, vuote di pensiero. I moti di spavento delle
Fig. 554 — Roma, Santa Prassede, Cappella Olgiati.
Cav. d’Arpino: Soffitto (particolare).
(Fot. Alinari).
sconquassate figure traducono in farsa il dramma del Cristo ri-
sorto; e nell’Ascensione, dove i ricordi confusi del Correggio e
di Tiziano si fondono in un’enfasi da Pordenone di strapazzo,
il Cristo gonfio e panciuto, nella veste del consueto bianco di
calce, ballonzola e pencola sulla torbida luce giallastra del nimbo,
come pallone barcollante nello spazio prima di prendere il volo .
+ In un lato della volta, quello sovrastante alla Resurrezione di Cristo, l’effetto d’ins’eme
è assai meglio raggiunto che nell’altro sopra l’Assunta, dove i motivi ornamentali e le figure
appaion slegati, staccati da vuoti, mentre si coordinano in un intreccio sinuoso di linee
sul primo lato. Anche l’effetto cromati-o è assai più vivo in questo, animato da metallici
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