Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

altro occhieggia la maschera di beltà sciocca d’una Sibilla, che, 
rimboccate le maniche, incatena le braccia e incrocia i piedi al 
modo di quelle della Sistina, mentre gli angeli a volo inarcan 
la bocca al sorriso del Correggio. Le giovani Sibille stringon per 
vezzo le labbra sottili; si fascian leziosamente nei drappi cartacei; 
studiano la posa, vuote di pensiero. I moti di spavento delle 
Fig. 554 — Roma, Santa Prassede, Cappella Olgiati. 
Cav. d’Arpino: Soffitto (particolare). 
(Fot. Alinari). 
sconquassate figure traducono in farsa il dramma del Cristo ri- 
sorto; e nell’Ascensione, dove i ricordi confusi del Correggio e 
di Tiziano si fondono in un’enfasi da Pordenone di strapazzo, 
il Cristo gonfio e panciuto, nella veste del consueto bianco di 
calce, ballonzola e pencola sulla torbida luce giallastra del nimbo, 
come pallone barcollante nello spazio prima di prendere il volo . 
+ In un lato della volta, quello sovrastante alla Resurrezione di Cristo, l’effetto d’ins’eme 
è assai meglio raggiunto che nell’altro sopra l’Assunta, dove i motivi ornamentali e le figure 
appaion slegati, staccati da vuoti, mentre si coordinano in un intreccio sinuoso di linee 
sul primo lato. Anche l’effetto cromati-o è assai più vivo in questo, animato da metallici 
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