Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

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dell'Inferno, in canzone fiorita. Sant’Andrea, che nella Sistina 
grava con l’atletica forma sulla gran croce come per configgerla 
al suolo, par che a ‘Todi si libri nell’aria sollevato dal simbolo di 
martirio come da un’ala. San Sebastiano, che nel Giudizio di Mi- 
chelangiolo impugna le frecce come il Dio della tempesta il ful- 
mine, par stia, nell’affresco del Fenzoni, per gettare fiori, e il 
gruppo tonante dei tubicini, addensato dal Buonarroti in nembo 
massiccio, si apre sulla nube a festoni, leggiero e sparso come 
tralcio di fiori. La stessa tornita figura di donna che un demone 
afferra per trasportarla nell’abisso, con le chiome a raggiera, 
dà l’idea di un fiore che il vento abbia rapito dal tralcio. Anche 
Raffaello non è dimenticato dal pittore, che nel gruppo delle 
Sante, in una figura veduta da tergo, lascia facilmente ricono- 
scere l’ispirazione dal Parnaso delle stanze Vaticane, mentre 
nell’immagine estatica di Santa Caterina in ginocchio presso la 
Vergine, e nel moto arioso delle sue stoffe sfaldate, mostra 
qualche impronta dell’arte di Federigo Baroccio, ricordato anche 
dal colore fresco e rosato, meno cangiante di quello del Fiori 
perchè generalmente steso su forme tornite e lisce. 
Come negli affreschi di Santa Maria Maggiore, il significato 
dell’arte di Ferraù Fenzoni è qui puramente ornamentale: e ad 
esprimerlo egli spiega virtù di architetto, di seguace del Genga, 
che indubbiamente ebbe parte notevole nell’educazione di questo 
intelligente eclettico. Il tondeggiar di forme, la trama di curve 
su cui si svolge la composizione, serbano un riflesso del maestro 
urbinate, sebbene più fioco di quello che appare nelle opere di 
Ferraù Fenzoni in Romagna; e l’abilità costruttiva, volta anche 
essa, soprattutto, all’effetto decorativo, si spiega nell’arte di 
dispor le figure intorno e sopra la porta, di cui forman vivente 
cimasa, e intorno alla vetrata dipinta dell’occhio aperto nella 
parete d’ingresso. Gli angioli con gli strumenti della Passione 
ne seguono il moto; e dalla metà del disco si slancia in alto un 
volo di cherubi a raggiungere il nodo serico di due grandi angioli 
con ali spiegate sotto l’arco della parete. Per archi si disegnano 
le schiere dei Santi e della Corte divina, in linee strappate sul
	        
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