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il fondo pittoresco, la folla brulicante, risultano, più che a un
effetto tragico, a un effetto scenografico, non senza una tinta su
di romanticismo. Vi sono innegabili qualità pittoriche, ad esem- gens.
pio nella testa della Veronica, arrossata in penombra come da ii L
un lontano riverbero di fiamma. ved
Più che del Fiori, può vedersi in questo quadro, iniziato, gesù
o almeno divisato, dal Casolani, l’influsso, già notato dal Voss, ra i
di un Fiorentino che da Venezia e dal Baroccio trasse gli elementi gi DEI
della sua maniera, il Cigoli, che amò appunto le atmosfere dirsi,
ombrate e gli atteggiamenti romantici. l'ult
Al chiudersi della vita, proprio nell’ultima opera, intristisce, qualit
appannato per nebbie cineree, il colore del Salimbeni, che dalle mista $
superfici terse delle cose, dai cieli abbagliati, ove l’azzurro muore
nel chiaror cristallino dell’aria, aveva tratto una tipica vibrante
nitidezza. Il Baroccio, con le sue iridescenze e i suoi piani sfal-
dati, il Lilio e Ferraù Fenzoni con le fantasie decorative di Santa e
Maria Maggiore, il Cavalier d’Arpino con la insoffribile lucen- Basca!
tezza delle superfici polite, le grazie e le eleganze del Correggio i
e di Francesco Mazzola, più tardi il Poccetti e il suo mutevole i
chiaroscuro, diedero elementi alla maniera di questo eclettico
che porta nell’arte un gusto delicato e frivolo di decoratore e
di facile narratore. Nè si deve dimenticare l’importanza dell’in- -
flusso di Domenico Beccafumi sul colorito del Vanni, e, più, Ir:
su quello del Salimbeni, che eredita da lui le diafanità croma- i
tiche, gli accordi di giallo e di violetto, i passaggi repentini dal i
chiaro allo scuro, le evanescenze luminose. Ineguale è il valore a
di questo maestro, che rimane, più del Vanni, aderente alla vi- do
sione manieristica, solo talvolta staccandosene, ad esempio nel I
vibrante capriccio chiaroscurale degli angioli al Santuccio, dove o
la libertà piena dell’effetto pittoresco è paragonabile a quella Lexi
raggiunta dai più vivaci novatori fiorentini, se pur meno che in -
essi conseguente e vigorosa, meno che in essi secondata da tradi- l i
zioni disegnative profonde. Ma nei suoi periodi migliori, e in foi
generale nell’opera a fresco, il fratellastro di Francesco Vanni Ci
spiega il suo gusto aristocratico nella scelta di un colore vario