Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

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trattistico. Tutta la cura è posta dal pittore a individuar le fi- 
gure; a specificarne i lineamenti, lo sguardo corporeo ampio, i 
dignitosi panneggi. A differenza del Vanni e del Salimbeni, egli 
si studia d’evitare la dispersione compositiva, di coordinare, con 
metodica freddezza, figure, gruppi, architetture, in un insieme 
di compassata regolarità, di ordine schematico. Il capriccio de- 
corativo dei barocceschi senesi non l’attrae: egli sfugge la metalli- 
cità delle sfaldature di Francesco Vanni come le vibrazioni del 
colore di Ventura Salimbeni e la sua ricerca di preziosismi lineari 
e cromatici: le sue superfici son polite, levigate, non senza certa 
oleografica lucentezza. Cerca la pompa decorativa nel gruppo 
di figure tagliate dalla cornice in primo piano, ove un drappo 
gira alla baroccesca sopra una spalla, e in una testa di giovi- 
netto con tonde palpebre abbassate stampa qualche carattere tipo- 
logico di Federigo Fiori, visibile anche, sebbene alterato da 
certa impronta manieristica alla Zuccari, nel gruppo di putti 
graziosamente allacciato. 
La predilezione senese per le superfici accarezzate e alleg- 
gerite da veli di luce e d’ombra può scorgersi nella tunica di Santa 
Caterina e nella veste di raso del gentiluomo da tergo, chino da- 
vanti al pontefice. Ma ben poco sopravvive della linea studiata, 
elegante, e della speciale virtuosità pittorica propria ai baroc- 
ceschi senesi, in questo maestro che porta a Siena, sulle pareti 
dell’Oratorio di Santa Caterina, il rigore, la freddezza, le com- 
passate qualità costruttive dell’accademismo romano, traendo 
piuttosto dagli Zuccari che dal Baroccio gli elementi della sua 
maniera, più misurata di quella dei primi, ma anche più povera 
di qualità personali. 
Nel Martirio di San Bartolommeo del 1604, dipinto per la 
chiesa del Carmine a Siena (fig. 630), il Casolani mantiene le 
sua qualità di costruttore misurato e diligente, pur animando, 
con la complessità dei piani e la sfaccettatura dei gruppi, il me- 
todico ordinamento delle figure nella Cerimonia della Consegna 
di Roma al Pontefice. Anche la disposizione obliqua del Santo, 
i cui piedi sfuggono sul piano del patibolo soprelevato da gradi,
	        
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