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1004, 25 nov. — Stima con il Pomarancio le pitture di G. Ba-
glione in Palazzo S. Croce (BERTOLOTTI, Artisti bolognesi,
ferraresi, ecc. in Roma).
o 1609 — Va a Napoli (BELLORI).
1609, 15 luglio — Muore a Roma, ed è sepolto nel Pantheon (MAL-
EI VASIA, ecc., Lapide al Pantheon).
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Il più giovane dei cugini Carracci, Annibale, si presenta nel
La Faleria suo Autoritratto degli Uffizi (fig. 656), dipinto alla prima, con
aria correggesca, lineamenti che nella luce smarriscono i contorni,
sl (I modellato per essenza pittorico. Egli esprime, come i cugini,
la sua tendenza artistica, il suo spirito rivolto alle delizie colo-
ristiche del « Pittor delle Grazie», ma, più di essi, sembra qui
dotato di sensibilità, pensoso della virtù del maestro. Dipinta
i alla prima, senz'’imprimitura, con qualche bianco che non sem-
bra ben fondersi col resto, nei capelli e nel volto, è anche una
fi Crigt Testa virile agli Uffizi (fig. 657), che par d’uomo sotto alla tor-
Ì tura, con occhi esterrefatti, rughe del volto raggrinzite, capelli
Louvre che si torcono e si drizzano. Dal fondo nero si sporge in luce la
SLA, e faccia sconvolta, e nell’iride par s’accenda una scintilla di follia.
Qui il correggismo però sminuisce, per qualche impronta di lIi-
PR bertà veneziana, nel fare a colpi, senza più il tenue sfumato del-
O l’autoritratto.
i Anche nell’Adorazione de’ Pastori, in Santa Maria della Piog.
O gia a Bologna (fig. 658), il Correggio domina, sebbene penetri
nel suo dominio il venezianismo, con il motivo savoldiano
e dei pastori affacciati a un parapetto, uno scalpellato dalla luce,
che in violenti strie lampeggia all’orizzonte. Ma la Notte del
ber Correggio è presente al pittore, e come in quell’esemplare il
- Bambino sulla paglia luminosa accentra in sè l’effetto. Il lume
del lattante fa brulicar le pagliuzze della culla, imbianca il petto
di Maria, sale a modellar gli angeli che cantano osanna, si
sparge a chiarire nella scurità le forme incerte di Giuseppe e di
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, IX, 7.
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