Iufiltrazioni romane nell’opera di questi maestri e di
Pietr> Guocchi, scolaro di Aurelio. — Strascichi di forme
leonardesche nella maniera di Francesco Vicentini, Carlo
Urbini da Crema e Coriolano Malagavazzo, imitatori dei
Campi. — Lo studio delle caricature di Leonardo e dell’in-
cisione tedesca nelle invenzioni grottesche di Giuseppe
Arcimboldi. — CATALOGO DELLE OPERE.
2. L’accademismo in Lombardia. . . . . . - Pag. 503
Gian Paolo Lomazzo, scolaro di Gaudenzio Ferrari,
ammiratore e imitatore di Leonardo, diffonde in Milano
il gusto dei risalti statuari, delle forme macchinose, del-
l’enfasi retorica. — La ricerca di una grandiosità spinta
all’eccesso e la sovrapposizione accademica del forma-
lismo romano alla fluida grafia dei seguaci di Gaudenzio,
si ritrovano nello scolaro di G. P. Lomazzo, Ambrosio
Figino, che tuttavia ha una nota di personalità nel mo-
dellato incisivo dei lineamenti e nella brunitura delle
superfici colorate. — La maniera enfatica del Lomazzo trova
riflessi anche in Giuseppe Meda, architetto pittore, com-
pagno del Figino e di Camillo Procaccini nella decorazione
di ante per gli organi del Duomo milanese; ma egli si di-
stingue dal suo conterraneo per gli elementi architettonici
delle composizioni, e per qualche motivo correggesco che
gli viene dal Procaccini.
3. La tradizione della scuola piemontese-lombarda
di Defendente Ferrari, Gaudenzio Ferrari, Ber-
nardino Lanino . . , + RE. lug. 531
Fermo Stella, imitatore di Martino Spanzotti e di De-
fendente; Alessandro Ardente, faentino, altro imitatore
di forme defendentesche. — Girolamo Giovenone, arcaista
seguace di Defendente. — Girolamo Lanino, continuatore
delle forme paterne negli affreschi di Candia Lomellina.
— Giuseppe Giovenone, altro seguace del Lanino, che
rassoda le forme del maestro e ne rende levigate, ossee,
le tenere superfici. — Ottaviano Cane, seguace di Defen-
dente e di Gaudenzio, ricamatore calligrafico di forme
allungate e ingrandite alla cinquecentesca. — Il disfaci-
SCA