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I631 — Nelle Memorie della peste di Padova (1631) di Glraec.
FIL. TomMAasIno foglio 26, sotto i morti del 28 luglio, è scritto
« Pietro Castel Franco Pittore e suo fratello ».1
a Îttomo esi te
E anto In una delle sue prime opere, il San Girolamo dipinto per
l’altare della cappella Selvatico nel Duomo di Padova, Pietro
- Damini da Castelfranco riflette grossamente modi veronesiani.
o Il colore è torbido, impuro, con qualche bella nota isolata, ad
- esempio il rosso fiamma del cappello cardinalizio.
Nella grande pala del Martirio di Santo Stefano, appartenente
ì ipse al Museo Civico di Verona, la composizione ha impronta verone-
iui della siana, e tra le figure di giovani si ripete un tipo che per voler
. . . = . . . . .
accostarsi a quelli di Paolo divien sbalordito negli occhi aperti e
È rimane nelle schiuse bocche. Il colore, come in molti manieristi, perde
ito È 0881 tutta la vivezza e lo splendore veronesiano, illanguidisce e s’in-
torbida.
l'Anedlo Lo stesso veronesianismo annacquato, appannato nel colore,
18. Ago smorzato nel grigio, si ritrova nelle storie della Vita di San Be-
nedetto, dipinte da Pietro Damini per la chiesa dedicata a questo
Santo in Padova, e nella pala d’altare della chiesa di Santa Maria
di quadri degli Angioli a Murano.
Un'altra S’afforza invece il colore nella pala della chiesa degli Eremi-
ra nella tani, raffigurante la Madonna che libera un'anima ghermita dal
demonio, e, in basso, i Santi Tommaso da Villanova e Francesco
go da Paola. Le figure dei Santi sono salde, brunite e lucenti, con
I bei drappi compatti e robuste note realistiche. La Madonna in
E 1 Bibliografia su Pietro Damini: €. RIpoLFI, Le Meraviglie ecc. con aggiunte dell’HA-
ipletato DELN, vol. I, 1914, vol. II, 1924; G. ROSSETTI, Descrizione delle pitture, sculture e architet-
n ture di Padova 1765, pag. 4; P. BRANDOLESE, Pitture, sculture, architetture ed altre cose no-
fa MSCTÌ tabili di Padova, 1795, p. 153; MOSCHINI, Guida di Padova, 1817; GONZATI, La Basilica di
i Paili S. Antonio di Padova, I, 248; FEDERICI, Memorie trevigiane, Venezia, 1803; CRICO, Lettere
o sulle Belle Arti trevigiane, ‘Treviso, 1833; VENDRAMIN-MOSCA, Descrizione di Vicenza
triDUS C+ 1779; MOSCHINI, Itineraire de Venise, 1819, p. 234 e 362; A. MOSCHETTI, La prima revisione
Ed delle pitture in Padova e nel territorio, 1773-93, Padova, 1904, pag. 23 e 28; ID., Bollett. del
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gemeines Kiinsiler Lexikon fiir bild. Kunst.
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, IX, 7-
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