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i i e Santi, tra le più forti di questo periodo»della sua vita. Come
ne nella decorazione del soffitto alla sala terrena-.dell’Ateneo, il
È i pittore qui accentua ad oltranza la violenza dell’effetto chiaro-
rn scurale (fig. 137). Dietro i foschi pilastri dell’edicola in cui si
Ma raccolgono i Santi, s’accendon fulgori nell’atmosfera pesante;
Fig. 136 — Verona, Museo Civico.
J. Palma il Giovane: la Samaritana al pozzo.
e tutte le figure s’illuminano a sprazzi nel tenebror della scena.
La testa del Santo vescovo, simile a quella di uno dei Dottori
nel soffitto dell'Ateneo, s’arrotonda plasmata in melma bruna-
stra sul fondo incandescente; esce muscoloso dall’ombra l’omero
del Battista inclinato sull’asta della croce, mentre nel San Gi-
rolamo (fig. 138) torna viva la reminiscenza di Tiziano e delle
sue ultime opere: la luce corrode il volto, e par che l’aguzza barba
tizianesca e le carni disfatte si consumino come cero davanti
all’altare. La vita di Tiziano è trasfusa in quella fibra di vecchio
gagliardo tutto in tensione, dal ginocchio inflesso all’occhio
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, IX, 7.
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