Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

se 
tana sopra un fondo di sole levante; intorno s’addensa il coro 
degli angioli. L'intensità del risalto plastico raggiunge il suo 
massimo in questa parte superiore del quadro, mentre l’effetto 
di mobilità pittorica, che si sprigiona dal coro dei Santi, tra le 
ombre della terra, risuona su in alto nello scroscio di sole che 
par stacchi il bambino festante dalle braccia materne. 
La data del 1600 è scritta sopra una trave del soffitto alla 
sala terrena dell’Ateneo, ove son composizioni del Palma raffi- 
guranti i Dottori della chiesa, le Anime del Purgatorio, VO fferta 
Eucaristica. 
1 quattro dottori, Agostino e Ambrogio (fig. 139), Girolamo e 
Gregorio (fig. 140), sono salde costruzioni tintorettesche, scolpite 
dall’ombra più intensa come nel vivo sasso. In altre due figure 
di Teologi (fig. 141) ha il sopravvento l’effetto pittorico della 
luce, che trascorre sulle immagini inclinate e saetta d’argentei 
pallori il profilo di una di esse piegata. Il pittore volge la sua 
mira a modellar masse grandi, petrigne, o a far giocare le luci 
sugli spigoli di una forma raccorciata; mostra nel gioco la sua 
abilità, ma non riesce a legare in architettura d’insieme le pose 
studiate e complesse: la sola decorazione di scomparto forte 
nel senso compositivo figura Anime del Purgatorio (fig. 142) coin- 
volte in un moto di fiammea spira. Un ricordo dei romani chia- 
roscuri di Polidoro può scorgersi in questo particolare del sof- 
fitto. Il colore, in tutta la decorazione, è acceso, negli ignudi di 
bronzo infocato, nei bei velluti del cupo rosso palmesco, tra cui 
| appare qualche nota siderea, qualche bianco argentino. 
i Forman parallelo a queste pitture di soffitto le Tenta- 
zioni di Sant'Anionio nella chiesa di S$. Polo, ove è anche 
un’opera tra le più belle del Palma Giovane alle soglie del ’600, 
la Conversione di Saulo, pervasa dal soffio drammatico del 
Robusti. 
All’effetto drammatico mira il Palma anche nell’Assunta 
della Cattedrale di San Sepolcro, datata 1602 (fig. 143), dove 
molti particolari del quadro di San Giuliano a Venezia si ripe- 
tono con varianti, ma l’effetto che ne risulta è sostanzialmente 
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