Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

SCIPIONE SCANARDI. 
Di Scipione $canardi da Averara basterà ricordar la pala 
del 1529 nel coro della chiesa di $an Pancrazio a Bergamo, raf- 
figurante 1a Madonna sulle nubi col Bambino in grembo; più in 
basso, due Santi monaci in orazione; due angioletti in primo 
piano, con stemmi. 
Nella composizione dispersa, come nel colore leggiero e quasi 
diafano, è chiaro l’intento d’imitare il Lotto, e anche il lembo 
del manto di Maria, sollevato a vela dal vento, rispecchia debol- 
mente le bizzarrie del fantasioso maestro. 1l gruppo della Madonna 
col Bambino è quieto, tranquillo, e così l'intonazione velata del 
quadro, priva dei trilli di luce lotteschi. 
Scipione da Averara vi si rivela pittore scarso di personalità, 
mediocre, con una tendenza a sfumare e ad alleggerire il limpido 
colore lottesco .! 
1 Fece, nel primo decennio (2) del XVI sec., affreschi nella chiesa di S. Maria delle 
Grazie. 
SIA
	        
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