Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

Benizzi, nella chiesa di Sant’Alessandro a Brescia (fig. 194). 
Notevole esempio di plastica ispirata alle forme di Giulio Romano 
e dei Campi è la donna con due putti in angolo a destra; e l’altra 
con l’anfora in capo par tratta, come 1a vecchia accennante, da 
un quadro di genere di Vincenzo, per la ruvida impronta rea- 
listica afforzata dall’ombra. Grazio Cossali mira a un effetto fan- 
tasmagorico soprelevando da terra entro la nera tunica l’oscil- 
lante figura del Santo fra il cielo color di rosa e la roccia grigia: 
effetto sgangherato, che porta tuttavia il pittore a manifestar 
qualità di colorista sottile nei passaggi tra il pallido volto del 
Santo e il cielo chiaro. Come tutti i suoi conterranei, Grazio Cos- 
sali brancola fra le più varie tendenze con volubilità di eclettico; 
ed è qui notevole vedere come nel gruppo d’alberi a larghe frappe 
e tronchi trasparenti e nel volto diafano d’un monaco egli tra- 
duca alla maniera dei Lombardi di confine Veneto motivi pao- 
leschi, e come lasci scorger la fatica di un’interpretazione dise- 
gnativa del Veronese nella mascheretta composta con uno spec- 
chio di sole pallido e una rarefatta cornice d’ombra alla testa 
del monaco assistente. Notevole il frammento di paese, schizzato 
con rapidità corsiva di buon maestro lombardo. 
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