Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

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spumeggiante, su cui la luce s’aggruma. Qua e 1à, per influsso di 
Paolo, le superfici delle carni perdon compattezza, facendosi mor- 
bide e penombrate. Ma, fra tanti faticosi tentativi d’imitazione 
veronesiana, riappare sempre il manierista partito dallo studio 
del Moretto, nei colori illividiti e nella massa pesante dei palagi, 
che l'atmosfera non alleggerisce. Non mancano spunti raffael- 
leschi d’origine mantovana, ad esempio il gruppo della gigan- 
tesca donna a destra, con un bimbo in braccio e un altro aggrap- 
pato alle gonne. 
L’opera più notevole del maestro bresciano è la Purificazione 
sull’altar maggiore della chiesa di Santa Maria della Pace. Qual- 
che impronta veronesiana può ivi scorgersi nella ricerca sceno- 
grafica di contrasti fra il monumentale edificio scuro dietro il sa- 
cerdote e il successivo tempietto grigio avorio, e anche nel fe- 
stante grappolo rosato degli angioletti che gettan fiori e nel 
nudo del piccolo Gesù di seta biancorosa imperlata di luce. Ma 
le tracce dello studio d’opere veronesiane son quasi cancellate 
dalla compattezza marmorea del colore, dall’unità delle super- 
fici morettesche, dalle forme definite e salde di edifici e figure, 
specialmente delle due donne sedute in angolo a sinistra, in ritmo 
tranquillo di posa, quasi neoclassiche. La Madonna, con le spalle 
spioventi e il profilo sottile dolcemente illuminato, è in ginocchio 
sui gradi del tempio; e l’appassita intonazione grigio rossastra 
delle altre figure, del tempio e della scala, mette in risalto la 
festa cromatica del gruppo sacro: il turchino della veste di Maria, 
la bianchezza del collo elegante, il bianco rosa delle carni di Gesù, 
il bianco plumbeo del camice di un chierichetto accanto. È una 
scena tranquilla, ben composta, ispirata a un senso di ritmo, 
di calma poesia. Appena la figura arcuata di San Giuseppe esce 
alquanto dal nobile equilibrio della composizione, turbandola 
con la sua impronta accademica. 
Tendenze romaninesche si notano invece in alcune composi- 
zioni del grande ciclo di pitture decorative eseguito per la chiesa 
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