Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

ENEA TALPINO, detto il SALMEGGIA. 
1546 o 1550 — Nasce in Salmeggia presso Bergamo. 
1590 — Fa lo stendardo per San Lazzaro di Bergamo. 
15) — Compie l’Adorazione de’ Magi pe: $S. Maria Maggiore 
a Bergamo. 
1604 — Colora la pala con Vergine e Santi, oggi a Brera. 
1607 — Scrive il libro delle Proporzioni. 
I615 — Dipinge angeli nella cupola di Santa Maria Maggiore 
a Bergamo. 
I621 — Gli è allogato il Martirio di Sant’ Alessandro. 
I621 — Contrae impegno con i Domenicani in $. Bartolomeo 
per un’opera non poi compiuta. 
I62I1 — Dipinge la Trasfigurazione, nella Parrocchiale di Fino 
in Val Seriana. 
1624 — Data l’Adorazione de’ Magi nella Raccolta Carrara. 
1625 — Compie l’Assunta per $. Alessandro alla Croce. 
1626 — Muore. ! 
Come Lattanzio Gambara, Knea Talpino, detto il Salmeggia 
dalla sua terra nativa, nei dintorni di Bergamo, fu scolaro dei 
Campi. Fresco degli insegnamenti dei maestri cremonesi, di- 
pinse nella giovinezza la Sacra Famiglia dell’Accademia di Ber- 
gamo (fig. 207), che in tutta la sua vita rappresenta un momento 
di spontaneità e di sincerità artistica veramente eccezionale e 
fugace. Porta il titolo di Sant’Anna con la Madonna e Gesù 
Bambino, ma è un vero quadretto di genere, quale poteva uscire 
dalla scuola dei Campi: in un interno di cucina, una donna pre- 
para la colazione, mentre un bimbo, distratto da un cagnolo, 
+ Bibliografia su Enea Talpino, detto il Salmeggia: F. M. Tassi, Vite de’ pittori, scultori 
e architetti bergamaschi, Bergamo, 1793; CARLO MARENZI, La Pittura in Bergamo, Bergamo 
1822; PASINO LOCATELLI, Illustri Bergamaschi, Bergamo, 1869. 
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