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stessa San Gemignano. La Madonna che s’abbatte tra le braccia
di una Maria ricorda gli svenimenti sentimentalistici del Sodoma,
e nei barbagli di luce incandescenti che affilano i volti e sfal-
dano le vesti di queste due figure, può scorgersi l'impressione
destata nel maestro veneto dalle pitture del Beccafumi e dei
barocceschi senesi, quali il Vanni e Ventura Salimbeni. Una
reminiscenza di forme senesi è anche nelle due belle figure di
monaci, scavate dall’ombra e sagomate da luci metalliche, e
nella sfaldata levigatezza dei sai. Il fluido luminoso che bagna
la figura china del giovane sostenitore di Cristo rammenta piut-
tosto il Baroccio che la pittura veneta, ed è una bella rivelazione
della virtuosità pittorica del Ligozzi. Le due fonti, veneziana
e senese, si fondono, nel quadro, in un insieme omogeneo e ricco
di colore.
Nella Storia del ritrovamento della Croce, sopra un altare della
chiesa di Santa croce a Firenze (fig. 261), il modulo pieno e ro-
tondo delle figure di questa Deposizione si rivede in un insieme
trasformato da morbidezze vellutate di tessuti, da un'atmosfera
d’ombra che avvolge le figure, sbalzate in quel quadro da un
fondo tenebroso. Gli schemi formali di Alessandro Allori appaiono
ispessiti, arrotondati, appesantiti per densità d’impasto, in que-
st’opera, che, fondata essa stessa su elementi fiorentini misti
agli originari veneti, aiutò il fiorire, in Firenze, di tutta una schiera
d’artisti che dell’ombra e della luce si valsero per ragioni pitto-
riche e sentimentali, come il Passignano, l'Empoli, il Cigoli, e
che amarono, come l’Empoli, la vellutata corposità dei tessuti.
Il Ritrovamento della Croce è forse l’opera maggiore del Ligozzi,
intensa di vita pittorica nelle carni di un morbido e caldo pallore,
nelle stoffe corpose, tra cui primeggia la casacca dell’uomo con
1a croce, di un giallo aurato e greve, non immemore dei Bassano,
ma disteso e assodato da luce con voluttà secentesca. Soprat-
tutto si afferma la virtù pittorica del maestro nel paese sfioccato
e lieve, e nella figura di chierico che si forma delle sue ombre
e delle sue luci brumose. Qualche ricordo di Paolo persiste in
questa lirica impressione di paesaggio toscano, specialmente