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idilliache, aneddotiche. - Riflessi dell’arte dei Bassano. - Decorazioni per il
palazzo dei Diamanti, ov’è superato da un ferrarese quasi sconosciuto: Ga-
spare Venturini. - Quadri d’altare ove si manifesta più schietta la personalità
dello Scarsellino nel grigiore dei toni abbassati e spenti. - Senso artificioso del
pittorico nell’opera dello Scarsellino. - CATALOGO DELLE OPERE.
LUCA CAMBIASO.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Suo esordio nelle deboli composi-
zioni, di stampo perinesco, della chiesa di San Bartolommeo degli Armeni:
la ‘“ Resurrezione ”’ del 1559, la ‘“ Trasfigurazione ’’ del 1561. - Gli affreschi
in Palazzo Spinola: furiosa ricerca di gigantismi michelangioleschi e d’effetti
di movimento, noncuranza assoluta di misura tra figure e ambiente architet-
tonico. - Prima apparizione di elementi correggeschi, accanto ai raffaelleschi,
nella bella ‘“ Madonna col Bambino, il Battista e Angioli ”’, della chiesa di
S. Maria della Cella a Sampierdarena. - Affermazione dello stile costruttivo
proprio di Luca in un affresco di Palazzo Parodi, tra reminiscenze beccafu-
miane; e, in modo più perfetto, nel ‘“ Ratto delle Sabine ” in villa Imperiale,
e nelle pitture a fresco della cappella Lercari in San Lorenzo di Genova. - Ritmo
architettonico ampio; grandiosi effetti scenografici, limpidità e chiarità di co- -
lore. Qualche impressione dal Veronese. - La maniera velata del Cambiaso, e)
caratteristica per un cromatismo triste, soffocato, silenzioso: esempi tipici: TL:
la “ Pietà ” di Santa Maria in Carignano, la ‘“ Madonna con angeli ”’ dell’Ac- |
cademia ligustica, la ‘“ Pietà ‘’ di Palazzo Rosso, la “ Madonna col Bambino in
fasce ”’ dell’Accademia Ligustica. - I “ notturni ‘’ del Cambiaso nei loro esempi
maggiori: la ‘“ Natività ’’ di Bologna, il ‘“ Cristo davanti a Caifas ’’ dell’Acca-
demia ligustica. - Ineguaglianza di livello artistico tra le opere di Luca: fre- 1502
quenti segni di stanchezza inventiva, ripetizioni fiacche, fredde esercitazioni
cerebralistiche. - Esempi modernissimi di sintesi costruttiva tra i disegni del :
maestro, espressione massima del suo artistico valore. - CATALOGO DELLE
OPERE.
G. B. PAGGI.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Reminiscenze del Beccafuml nella
‘“ Natività ” della chiesa del Carmine a Genova, dove si studia d’attenersi agli
schemi del Cambiaso. - Movimento atmosferico dei gruppi di figure nell’ “ As-
sunta ’’ della stessa chiesa. - Modi cambiaseschi dominanti a Genova nelle pit-
ture del Paggi, tanto nella ‘“ Comunione di San Girolamo ” della chiesa di
San Francesco di Paola, quanto nell’ ‘“ Annunciazione ”’ della chiesa di San
Bartolommeo degli Armeni e nel ‘“ Cristo che consegna la propria immagine
ad Anania ’’. - In questa seconda opera si scorgono anche tracce evidenti dei
modi pittorici in voga a Firenze nell’ultimo Cinquecento. - Stenta imitazione
degli studiati effetti luministici prediletti dai tardi maestri fiorentini nella
‘“ Trasfigurazione ’’ di S. Marco a Firenze, di sgradevole apparenza oleogra-
fica. - Imitazione grossolana di tardi venezianismi pittorici alla Palma gio-
vane, nella ‘“ Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Giorgio ”’, in
Palazzo San Giorgio a Genova. - Prossimità ai modi luministici del Cambiaso
nella “ Venere ”’ di Palazzo Bianco, non senza reminiscenze venete. - Le forme
furgide son vedute in un lampeggiar di luci violento, secentesco. - CATALOGO
DELLE OPERE.
LAZZARO TAVARONE.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Scolaro del Cambiaso, non distinto
da lui nelle opere di collaborazione in Ispagna. - Rivelazione, negli affreschi
genovesi, del suo stile di decoratore disinvolto, tendente al gusto settecentesco
nei colori tenui, nella rapidità calligrafica dei contorni, nel tratto umoristico. -
Le sue pitture in Palazzo Adorno e in Palazzo Negrotto Cambiaso a Genova. -
CATALOGO DELLE OPERE.