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IPPOLITO SCARSELLA, detto lo SCARSELLINO.
I55I — Nasce in quest’anno da $igismondo (soprannominato
Mondino) e da Francesca Galvani, e apprende dal padre i
primi rudimenti di pittura (BARUFFALDI).
1570-76 — Stette lontano dalla sua città cinque anni e dieci
mesi, parte a Bologna, parte a Venezia (BARUFFALDI). Tor-
nato in patria, viene soprannominato « Paolo dei Ferraresi »
per l'influsso subìto dal Veronese, ch'egli chiamava «suo
nuovo maestro ». Compie nei primi anni del suo ritorno varie
opere, e lavora spesso in collaborazione col padre.
1580 — $i rifugia nel monastero di $. Benedetto in Ferrara, i
per sfuggire ad una condanna, e compie vari quadri per la i
Chiesa ed il monastero. Vi rimane ventisei mesi.
1582, circa — Uscito da $. Benedetto, lavora per i Cappuccini, Ì
e compie affreschi ora perduti, e una Fuga in Egitto, alloga- pal
tagli dal Card. Bonifacio IV Bevilacqua. Ia
1593 — Dipinge, per ordine del Card. Luigi d’Este, varie com- '
posizioni per alcuni soffitti del Palazzo dei Diamanti, pa- 015,
recchie delle quali sono ora nella Galleria Estense di Modena.
1595, 13 luglio — S’impegna col conte Giulio Estense ‘Tassoni '
«di dipingere a pittura a guazzo tutta la cupola del coro
maggiore della Chiesa degli R. R. Frati di $. Paolo di
Ferrara ». |
1596 — L’opera di $. Paolo è compiuta, e l'artista riceve la i
ricompensa pattuita.
In occasione dei festeggiamenti per la venuta a Ferrara
di Papa Clemente VIII, compie vari lavori.
1605 — Compie in quest’anno, secondo il BRISIGHELLA, VUltima
Cena per il Refettorio delle Clarisse di $. Guglielmo. L’opera,
nel 1770, non era più a suo luogo, per lo meno non è citata
dal BAROTTI; nel 1846 era presso Ubaldo Sgherbi, nel 1848
nella Gall. del Conte Mazza, ora è a Gualdo nella villa del
Conte Guido Mazza.
1607 — Fa un quadro per il duca di Modena.
380€