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1620, 26 marzo — Nella Sagrestia di $. Domenico, presenti i
frati domenicani, Ippolito Scarsella detta il suo testamento.
Muore il 27 ottobre. !
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Lo Scarsellino ispirato da Paolo Veronese si può riconoscere
in alcune sue opere per le luci argentate che dàn valore ai corpi
obliquamente disposti, ad esempio nel quadro già Guggenheim
a Venezia (fig. 444), con la Vergine leggente, mentre il Bambino
in fasce guarda al piccolo San Giovanni che scherza con un agnello.
Di frequente la scena, nello S$carsellino, è portata dalla solennità
religiosa nell’intimità familiare, e l’unzione sacra vien meno
a una pittura che modernamente si direbbe di genere. Qui il
baldacchino con le costole a sprazzi di luce, il tavolo marmoreo
retto da grifoni, l’acconciatura della Vergine intrecciata da na-
stri, San Giovannino michelangiolescamente ritorto, la parete
juminosa da cui stacca il profilo di Maria, e insomma tutta quella
luce che imbianca il mento e il collo della V ergine, e riga i con-
torni delle sue vesti, vuol dar grandezza alla scena, che rimane
tuttavia piccola, e che sembra raccogliersi nel fantolino, curioso
di quel che fa con la pecorella il piccolo San Giovanni.
Anche nella Pietà (fig. 445) della Galleria Nazionale a Palazzo
Corsini il carattere veronesiano, o meglio il fare veneziano, si
1 Bibliografia su Ippolito $carsella, detto lo Scarsellino: A. SUPERBI, Apparato degli
uomini illustri ferraresi, Suzzi, 1620; MARC’ ANTONIO GUARINI, Compendio isiorico dell’ori-
gine e dell’accrescimento delle Chiese di Ferrara, Ferrara, 1621; AGOSTINO FAUSTINI, Aggiunte
alle Hisiorie del Signor Guasparo Sardi, Ferrara, Gironi, 1646; I. AGNELLI, Galleria di pit-
ture del E.mo Principe Cardinale Tommaso Ruffo, Ferrara, Pomatelli, 1734; €. BRISIGHELLA,
Descrizione di pitture ce sculture delle Chiese di Ferrara, Ms. inedito della Bibl. com. di Fer-
tata. 1767; CC. BAROTTI, Pitture e sculture che si trovano nelle Chiese di Ferrara, 1770; G.
ANTENORE S$CALABRINI, Memorie istoriche delle Chiese di Ferrara, Ferrara, 1773; CESARE
CITTADELLA, Catalogo istorico dei pittori e scultori ferraresi e delle loro opere, Ferrara, Poma-
telli, 1783; A. Fr1Izzz, Guida del forestiere per Ferrara, 1787; L. LANZI, Storia Pittorica del-
l’Italia, Bassano, Remondini, 1795; FR. AVENTI, Il servitore di piazza, Ferrara, 1838; C.
LADERCHI, Descrizione della quadreria Costabili, Ferrara, Negri alla Pace, 1838; ID; La
pittura ferrarese (in appendice alla Storia di Ferrara del FrIZZI), 1848; BARUFFALDI, Vite
dei pittori e scultori ferraresi, Ferrata, ‘Taddei, 1846, vol. II; LUIGI NAror. CITTADELLA,
Notizie sul Palazzo dei Diamanti, ‘Taddei, 1843; 1DP., Notizie relative a Ferrara, inedite e
ricavate da docum., Taddei, 1864; A. VENTURI, La Galleria Estense di Modena, 1882; GU:
STAVO GRUYER, L’art ferrarais à l’époque des Princes d'Este, Parigi, 1897, vol. II; HERMANN
Voss, Zeitschr. f. bildende Kunst, nov. 1911, pp. 41-51.
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