Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

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S. Francesco, San Bonaveniura e S. Antonio da Padova: fi- 
gure tutte che tenevano d’una risoluta maniera (v. Amico 
Ricci, Memorie storiche degli Artisti della Marca d’Ancona). 
Il quadro era stato commesso al pittore da Margherita Ricci, 
che nel 1605, morendo, lasciò all’erede 200 fiorini da pagarsi 
a Federico Baroccio, «pictori in civitate Urbini pro supra- 
dicto quadro inserviendo pro dicto altare majori». Il quadro 
andò distrutto nell’incendio della chiesa, provocato dai Fran- 
cesi il 5 luglio 1798. 
1609 — Il Conte Nunzio Beni, priore della Fraternita di Gubbio, 
commette al Baroccio un’Annunziata per la chiesa di Santa 
Maria dei Laici, o dei Bianchi, in Gubbio. 
I610 — Il pittore riceve un acconto per il quadro dell’Annun- 
ziata, finito, dopo la sua morte, da Ventura Mazzi di Cantiano, 
e nel 1619 portato a Gubbio. Fu inciso da Valentino Green. 
1615 — Muore, ed è sepolto in San Francesco d’Urbino. 
‘Tra i principali allievi marchigiani del Baroccio ricordiamo 
il Viviani, il Vitali, il Visacci, l’Arrigoni, il Lilio. Fu suo di- 
scepolo anche Ventura Mazzi di Cantiano, che finì l’Annun- 
ciata di Gubbio. 
1 Bibliografia su Federico Fiori detto il Baroccio: Vasarr, Vite, ed. Sansoni, 1881, 
VII, p. 91; V. VENTURELLI, Oratione funerale in Laude di Federico Baroccio d' Urbino (ma- 
noscritto di: 38 pagine), 31-9-1612; GIO. PIETRO BELLORI, Le vite de’ Pittori Scultori ed Ar- 
chitetti moderni, pp. 165-196, Roma, 1672; BERNARDINO BALDI, Encomio della Patria, p. 33, 
Roma, $Salvioni, 1724; NICOLA PIO ROMANO, Vite de’ Pitt.; Scult. ed Arch. in compendio 
in numero di 225, ed. Roma, 1724 (ms. alla Vaticana, mss. Capponiani, 287); GIOVANNI 
BAGLIONE, Le Vite dei Pitt. Sculi. ed Arch. ed Intagliatori. Dal Pontificato di Gregorio XIII 
del 1572 fino ai tempi di Papa Urbano VIII, 1642, ed. Napoli, 1733; INNOCENZO BOTTARI, 
Raccolta di lettere sulla Pitt. scult. e Arch. (II. 95, ILL 56 c 260, IV 291-293, V 240, VI 250, 
VII 16), Ed. Roma, 1754-1768; ANTON JOSEPH DEZALLIER D’ARGENVILLE, Abregé de la 
vie des plus fameux peintres avec leurs portraits gravees en tailledouce, Tom. I, p. 30-37, ed., 
Paris, 1762; ANTONIO BgEccCI, Catalogo delle pitture che si conservano nelle Chiese di Pesaro, 
ed. Pesaro, 1783, Gavelli; ANDREA LAZZARI, Delle chiese di Urbino e delle pitt. in esse esi- 
sienti, in Compendio storico, Urbino, Guerrini, 1801; CAN. GIOVANNI LAZZARINI, Opere, Il, 
pp. 9-15-23-29, Pesaro, Gavelli, 1806; FILIPPO BALDINUCCI, Opere, vol. IX, p. 327, Milano, 
in Classici Italiani, 1812; LUIGI LANZI, Storia pittorica d’Italia dalla Rinascenza alla fine 
del secolo XVIII, vol. VIII, p. 159, Bassano, Remondini, 1818; AMICO RrIccr, Memorie 
storiche delle arti e degli artisti della Marca d’Ancona, II, 110, Macerata, 1834; MICHELAN- 
GELO GUALANDI, Nuova raccolta di lettere sulla pittura, ecc.; Bologna, 1844, in Memorie 
originali riguardanti le Belle Arti, Serie 1-3, serie 4-5; RANIERO BARTOLINI (Aretino), Car- 
teggio per una tav. d'altare commessa dai rettori della Pia Confraternita dei Laici di S. Maria 
della Misericordia d’ Arezzo a F. Barocci Urbinate, in Nuova Raccolta di lettere sulla pitt., 
scult. ed arch. con note del GUALANDI, I, p. 133-192, Bologna, 1844; CARLO Grossr, Degli 
uomini illitstri d' Urbino con aggiunte di P. GHERARDI, p. 154-164, Urbino, 1856; FILIPPO
	        
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