310 I. — SCULTURA VENETA VERSO LA FINE DEL ‘500
Nel monumento a Pompeo Giustiniani (fig. 250), composto per
la chiesa dei Santi Giovanni e. Paolo, il Terilli rifugge invece dagli
effetti di movimento atmosferico per ottenere una perfetta coesione
di stile plastico-architettonico. L’effetto di colore non manca; ma è
calmo, diffuso, dolce, di eredità sansovinesca, misurato sul ritmo VD
tranquillo degli spazi. Sansovinesca è anche la struttura del monu- AND:
mento, semplice edicola classica con sobrie note di colore: elementi
di ritmo in una composizione metricamente scandita, pura e limpida
sin quasi alla freddezza. Il leone di San Marco si stacca, nella tradi-
zionale posa, dallo specchio dell’attico; lo scudo Giustiniani s’in- A
curva con le belle mensole nel basso, a voluta di conchiglia; da sem- Rsa
plici peducci poligonali s’innalzano le statue della Fortezza e della I
Pace fra pilastri e colonne, nell’angusto spazio aperto al centro, fra si
colonna e colonna, per lasciar che avanzi, sul cavallino fine, lieve, il Trent
cavaliere in armi. Tornite nell’involucro aderente delle vesti son le 108
statue allegoriche, foggiate sui moduli del Vittoria con vellutata dol- Si i
cezza; tutto è puro e nitido: la cute del cavallo, finemente modellato, she tu
l’armatura che avvolge e semplifica la figura intenta del cavaliere. a ma
‘Tiene, Pompeo Giustiniani, nella destra il bastone del comando, CESSO €
di tanto inclinato quanto occorra a contrappesare il lieve indietreg- tutte
giar del busto; e l’incrocio dei quattro specchi marmorei a rilievo Sal
sulla parete di fondo mette in valore così perfetto equilibrio. Schivo donest
da effetti sonori, il Terilli trattiene il tondeggiar del rilievo, spiana il \L And
gruppo quanto basti a farlo rientrare nel piano architettonico, rive- ig
landoci qui, come nei due bronzi della chiesa del Redentore, il suo Sl
gusto sobrio, delicato, alieno da slanci immaginativi, guidato nel- vado 7
l’arte, alle soglie del Seicento, da un senso di misura del tutto rina- ili
scimentale, sansovinesco.